Droga e festini hard: arrestato un parroco di Prato
Ad aprile aveva confessato al Vescovo i suoi problemi di tossicodipendenza, ma i suoi vizi non erano confinati alla droga
Un sacerdote, parroco della chiesa dell'Annunciazione alla Castellina a Prato, è finito agli arresti domiciliari per spaccio e importazione di droga.
Secondo la ricostruzione delle autorità, don Francesco Spagnesi (40 anni) avrebbe organizzato festini hard, reclutando persone sul web tramite siti e app di incontri.
La vicenda è stata smascherata in seguito all’arresto di un cittadino di Prato, fermato intento a trasportare dall’Olanda un grosso quantitativo di GBL, la cosiddetta “droga dello stupro”.
Sempre secondo la ricostruzione, i soldi utilizzati dal parroco per acquistare la sostanza stupefacente sarebbero quelli provenienti dalle offerte dei fedeli e sottratti quindi alla parrocchia. Pratesi aveva già da qualche giorno lasciato la parrocchia.
Le parole del vescovo
Il vescovo di Prato, monsignor Giovanni Nerbini ha espresso vicinanza ai fedeli della parrocchia coinvolta. “Condivido con loro sofferenza e disagio” ha aggiunto il vescovo.
La situazione di “Sofferenza fisica e psicologica” di don Francesco Spagnesi era conosciuta alle autorità ecclesiastiche. Tuttavia, come spiega il vescovo, “Nessuno avrebbe mai potuto immaginare” un risvolto simile fino ad aprile, quando il sacerdote aveva confessato al monsignore le sue dipendenze.
Il parroco, come spiega il vescovo Nerbini, mascherava le uscite sospette dai conti della parrocchia come “aiuti per persone bisognose”. Il prete era stato sollevato dall’incarico il primo settembre per scelta del vescovo, che nell’intervista ha espresso piena fiducia nella magistratura.
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