L'antisemitismo fa sempre più paura
Romano (Museo Brigata Ebraica): 'dopo il 7 ottobre manifestazioni dove si respira l'odio'. Appello a università, politici e media
"Abbiamo avuto studenti ebrei universitari aggrediti che non portano più indumenti o collanine con simboli ebraici: già questo è l'inizio dell'abisso. Non dimentichiamo che in qualche manifestazione siamo stati scortati dalla Digos e la senatrice a vita Liliana Segre è costretta a vivere con la scorta dopo tutto ciò che ha passato". E' quanto afferma Davide Romano, direttore del Museo della Brigata Ebraica, dopo l'ennesimo episodio di attacco antisemita in Europa, stavolta a Rouen, dove la polizia francese è intervenuta per un uomo armato che stava dando fuoco a una sinagoga, e spiegando che anche in Italia tra gli ebrei c'è "paura" per il clima che si respira.
"In questi mesi abbiamo assistito a manifestazioni di tipo anche violento subito dopo il 7 ottobre, quindi non legate alla guerra di Israele nel territorio di Gaza che è avvenuta dopo - osserva - E' da ottobre che si susseguono manifestazioni più o meno violente, spacciate come manifestazioni per i diritti umani dove in realtà si respira odio contro Israele e contro gli ebrei". "Come ha detto Mattarella ieri, l'attenzione va data ai diritti umani di tutti - osserva Romano - e non solo contro Israele altrimenti diventa un'ossessione e dalle ossessioni, portate avanti con odio. E nascono i fatti che ci troviamo a commentare in questi giorni con aggressioni, gente che accoltella in Inghilterra e chi vuol dare fuoco alla sinagoga in Francia".
Secondo il direttore del Museo della Brigata Ebraica la stessa classe politica deve rendersi conto "di quello che sta succedendo perché ancora non mi pare che ci sia piena consapevolezza. Farei un appello alle università, ai politici e ai media di non dare letture semplicistiche di ciò che succede in Medio Oriente: ci sono ragioni e torti da entrambe le parti e una lettura della realtà che divide in buoni e cattivi porta inevitabilmente ai risultati che vediamo". "Faccio un appello - conclude Romano - al rispetto della legalità, dalle università alle piazze, dove vengono aggredite le persone che la pensano diversamente e un pensiero va anche alle forze dell'ordine troppo spesso oggetto di aggressione mentre sono lavoratori che fanno il loro dovere".
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