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L'equo compenso fa tutti felici

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ai più professioni sottopagate. L'equo compenso è legge: la soddisfazione del Governo e del mondo delle professioni

"Mai più professioni sottopagate. L'equo compenso è legge e Fratelli d'Italia - come promesso - porta a compimento una battaglia fortemente voluta da Giorgia Meloni e sostenuta da tutti i parlamentari. Per me è una emozione, come responsabile del dipartimento Professioni del partito, poter rivendicare che 'ce l'abbiamo fatta' e finalmente dare la dignità che meritano a milioni di professionisti". Così Marta Schifone, deputato di Fratelli d'Italia.

"La proposta di legge sull’equo compenso, a prima firma Giorgia Meloni, approvata in via definitiva dalla Camera dei Deputati, è un importantissimo risultato fortemente voluto da Fratelli d’Italia. Si tratta di una svolta epocale per i professionisti italiani, pilastro della nostra società e della nostra economia, che finalmente non potranno più essere pagati in maniera inadeguata rispetto alle prestazioni d’opera intellettuale che forniscono sia alle pubbliche amministrazioni che alle imprese e ai privati". Lo dichiara Michele Schiano, deputato di Fratelli d'Italia e commissario della federazione provinciale di Napoli del partito guidato da Giorgia Meloni.

"Il mondo delle libere professioni - aggiunge Schiano - vede finalmente riconosciuto il diritto a un equo compenso, e inoltre la nuova legge prevede strategie di formazione, orientamento e facilitazione dell’accesso alla professione. L’approvazione di questa legge era uno dei punti qualificanti del nostro programma elettorale: un altro impegno mantenuto nei confronti dei nostri elettori”.

Il principio dell’equo compenso, finalmente diventato legge, rappresenta un importante riconoscimento per i liberi professionisti. E’ un passo significativo per la loro tutela e per quella dei cittadini che hanno diritto a prestazioni di qualità. Il nostro impegno sarà quello di lavorare affinchè sia ampliata la platea di riferimento oltre a quella già prevista”. Così Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori sottolinea il ruolo significativo che dalla Legge viene riconosciuto agli Ordini professionali.

“L’approvazione della legge sull’equo compenso rappresenta un passo avanti verso il riconoscimento del ruolo che i liberi professionisti assicurano alla società e che passa anche attraverso la definizione di compensi commisurati alla quantità e qualità del lavoro”, conclude.

Da anni come Cnop, insieme agli altri Ordini professionali, eravamo impegnati per l’approvazione di questa legge che segna una svolta e stabilisce un principio: il lavoro dei professionisti va riconosciuto e compensato in modo equo”. Lo afferma David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi, che aggiunge: “Non vogliamo privilegi e rendite di posizione ma neanche la svalutazione del lavoro, la mortificazione di chi si è impegnato anni per esercitare una professione”.

“Quella approvata oggi è sicuramente legge non perfetta, che potrà essere sempre migliorata, ma che serviva da subito perché cambia un paradigma e crea un riferimento per i liberi professionisti, finalmente più tutelati. Ora vigilanza per la sua massima applicazione”, conclude.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacomelli

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