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Dura condanna per la strage del pane a Gaza

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Oggi sono state raccolte 85mila firme contro Netanyahu. Intanto proseguono i processi di pace a Mosca. Erdogan grida al genocidio

114 morti e quasi un centinaio di feriti. Che non avranno cure. Il bilancio della strage del pane a Gaza è tragico. 

"Ad oggi la petizione online per Netanyahu criminale di guerra ha raggiunto le 85mila firme, fra pochi giorni ne sono convinto supererà le 100mila firme: perché fermare il governo Netanyahu è l’unico modo per fermare la disumanizzazione dei civili palestinesi. Quando un esercito, in questo caso l’esercito israeliano, spara sulla folla di donne e ragazzi che cercano cibo da un camion di aiuti, siamo ben oltre ogni limite. E serve subito un’inchiesta indipendente sulla carneficina". Lo afferma Nicola Fratoianni , segretario di Sinistra italiana e deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra.

"A poco serve adesso -aggiunge- definirsi sgomenti, come ha fatto la presidente del Consiglio Meloni. Non basta. Come non bastano le parole di condanna di Netanyahu che finalmente arrivano anche da chi in tutti questi mesi ha assistito alla carneficina in corso in silenzio. Anche per questo, domenica partirò per provare ad arrivare a Rafah insieme ad Angelo Bonelli, ad altri parlamentari, Ong, associazioni: perchè il nostro dovere è ‘restare umani’ e interrompere in ogni modo questa catastrofe umanitaria".

Hamas e Fatah, rivali politici, hanno promesso ''unità d'azione'' rispetto a Israele nel dopoguerra a Gaza. In colloqui ospitati a Mosca, gli esponenti dei due gruppi hanno promesso anche di ''portare avanti il dialogo'' sotto la bandiera dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp).

Intanto continua il difficiel processo per la pace. In una nota, i colloqui che si sono svolti nella capitale russa sono stati definiti ''costruttivi'' su punti condivisi, come la necessità del ritiro delle Forze di difesa israeliane (Idf) nella Striscia di Gaza e della creazione di uno Stato indipendente.

''Quello che sta accadendo a Gaza non è un confitto, è un genocidio. E questo perché le guerre hanno le loro regole''. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in apertura del Forum diplomatico di Antalya.

''Bambini, donne, civili sono stati brutalmente assassinati a Gaza, ma anche la fiducia della gente nella giustizia e nell'ordine globale è stata messa a dura prova'', ha aggiunto il presidente turco.

''La crisi di Gaza è una testimonianza del crollo dell'attuale ordine globale'', ha proseguito Erdogan citato dall'agenzia di stampa Anadolu. ''Mi sto riferendo ad attacchi traditori e spregevoli, di barbarie prive di qualsiasi senso dell'onore", ha sottolineato.

 

 

1 Marzo
Autore
Claudio Mascagni

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