Una campagna 'Ero straniero' più sensibile
In seguito alla tragedia di Cutro, si sono succeduti nei giorni scorsi, con toni diversi tra loro, i richiami alla necessità di gestire i flussi migrator
"In seguito alla tragedia di Cutro, si sono succeduti nei giorni scorsi, con toni diversi tra loro, i richiami alla necessità di gestire i flussi migratori e garantire la possibilità di raggiungere l'Italia in maniera sicura. Come campagna Ero straniero, sentiamo oggi il bisogno di fare chiarezza, nella grande confusione di titoli, dichiarazioni, analisi affrettate cui abbiamo assistito, sottolineando alcuni punti fermi della nostra visione rispetto al tema degli ingressi per lavoro che è l'ambito di cui ci occupiamo". Così in una nota la campagna Ero Straniero che "propone invece un approccio pragmatico, che parte da quanto accade nella realtà".
"Sono due gli interventi di riforma che abbiamo individuato: l'introduzione di canali di ingresso più flessibili (come l'introduzione della figura dello sponsor o di un permesso per ricerca lavoro) realmente accessibili da lavoratori e lavoratrici dei paesi terzi e che, allo stesso tempo, rispondano alle esigenze del nostro mondo produttivo. Altro intervento fondamentale - spiega la nota - la possibilità di mettere in regola le persone già presenti in Italia se hanno la disponibilità di un lavoro, con un meccanismo di regolarizzazione su base individuale, senza il bisogno di ulteriori sanatorie".
"Crediamo che queste siano le uniche strade da intraprendere per cercare di limitare il ricorso a viaggi pericolosi per la vita delle persone e restituire dignità a chi, pur non in possesso di un permesso di soggiorno, contribuisce comunque al progresso sociale ed economico del paese. Al governo e a tutto il parlamento offriamo questi strumenti, frutto di anni di lavoro comune di numerose organizzazioni e del confronto con i territori e il mondo produttivo. Altro che stretta sui permessi - conclude la campagna 'Ero straniero' - l’obiettivo condiviso non può che essere, finalmente, quella riforma da tutti evocata ma mai perseguita fino in fondo".
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