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Perché Ilaria Salis si è candidata alle europee

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Roberto Salis, padre di Ilaria, l'insegnante detenuta da oltre un anno a Budapest, spiega i motivi che hanno portato la figlia alle elezioni

"Da quando è iniziato il caso di mia figlia, sono andato con il cappello in mano per risolvere la situazione, ho trovato chi mi ha ignorato, chi mi ha sbattuto la porta in faccia, chi ha mostrato solidarietà e chi si è detto disponibile a dare una mano per aiutarci, in questo modo si sono dichiarati a dare mano sia il Pd che Avs e prima ancora il gruppo di Santoro, poi la decisione di candidarsi con Avs alle europee è maturata da parte di Ilaria sulla base del suo trascorso politico". Lo ha detto Roberto Salis, padre di Ilaria, l'insegnante detenuta da oltre un anno a Budapest con l'accusa di aver preso parte all'aggressione contro alcuni neonazisti che prendevano parte a una manifestazione, a 'Prima di Domani' su Rete4.

"Mia figlia decide lei, da sola, non c'è nessuno che può interferire sulle sue convinzioni - ha sottolineato Roberto Salis - sa benissimo che con Avs non è garantita l'elezione, ma Ilaria non ha paura di lottare per ottenere qualcosa quello che è giusto. Io come padre avrei preferito si formalizzasse con il Pd perché più sicura, ma mia figlia a fatto le sue scelte, sono coerenti con il suo trascorso politico e io le difendo a spada tratta".

"E' arrivata a questa decisione di candidarsi perché è importante per Ilaria riuscire a dimostrare la sua innocenza in un processo e quindi Ilaria vuole essere giudicata però vuole essere giudicata in un processo che sia giusto, che segua le direttive stabilite dalla Corte di Appello di Milano che ha sancito che non è il caso di procedere oltre nel processo in Ungheria". 

"Se non dovesse essere eletta, siccome è un diritto di Ilaria candidarsi, non sarà eletta - ha aggiunto Roberto Salis - Ci auguriamo non succeda esattamente nulla perché se succedesse qualcosa vorrebbe dire, confermare ulteriormente, che quello che sta subendo è un processo politico".

"La rivedremo il 22 di maggio se non succede qualcosa prima. L'udienza è fissata per il 24 maggio, andremo prima a trovarla in carcere per un'ora come è consentito mensilmente". 

20 Aprile
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacomelli

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