Allarme Covid in Cina? Non allarmatevi in Italia
Il pediatra Farnetani: 'indossare mascherine e chi non ha fatto vaccino o richiami provveda al più presto'
Il mondo è in ansia per l'esplosione di contagi Covid in Cina e per il rischio che una nuova variante emerga e raggiunga altri Paesi, proprio ora che sul fronte pandemia si era apparentemente riusciti a raggiungere un equilibrio. Ma per il pediatra Italo Farnetani vanno considerati tre aspetti per avere un quadro obiettivo dei pericoli e delle armi di cui disponiamo per proteggerci. Uno degli elementi a cui fa riferimento potrebbe dare una mano a fermare un eventuale contagio d'importazione. "E' il tempo, inteso sia in senso cronologico che atmosferico", spiega.
"In questi giorni le scuole sono chiuse e lo saranno fino al 9 gennaio. Questo - sottolinea - rallenta in modo netto la possibilità di trasmissione e diffusione del virus. Inoltre, con le alte temperature di questi giorni le persone stanno più all'aperto dove la trasmissione del virus e meno favorita".
Avere le scuole ferme per le vacanze natalizie "impedisce anche quel doppio esodo che si ha all'ingresso e all'uscita e che coinvolge 20 milioni di persone cioè un italiano su tre", aggiunge il professore ordinario di Pediatria dell'Università Ludes-United Campus of Malta. Un altro aspetto evidenziato ha a che fare con i vaccini. E suona come un appello: "Chi non ha eseguito ancora il richiamo, o addirittura non abbia nemmeno fatto la prima dose, è opportuno provveda perché è la forma più efficace di prevenzione, a garanzia della salute e della vita", esorta Farnetani.
La terza considerazione del pediatra è invece un monito: se da un lato la chiusura delle scuole aiuta, dall'altro "sono previsti notevoli assembramenti soprattutto per la notte di San Silvestro e anche in occasione delle altre festività. Il mio è un consiglio valido per le festività in corso e per tutto il periodo invernale: indossiamo le mascherine Ffp2 quando serve, curiamo l'igiene delle mani. E' utile come prevenzione del Covid, ma anche per difendersi da altri virus", assicura Farnetani.
"Anche perché - avverte - i prossimi 3 mesi, da gennaio a marzo, sono quelli con maggior numero di malattie e virus a trasmissione respiratoria in circolazione, compreso il virus dell'influenza, i virus parainfluenzali, gli adenovirus, il virus respiratorio sinciziale. Indossare la mascherina è una scelta individuale che raccomando a tutti, indipendentemente dalle direttive del Governo. Lavarsi e igienizzarsi le mani e usare i dispositivi di protezione è la forma più elementare, e indolore, di prevenzione che si possa attuare".
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