Ultima generazione sfida il Governo
Ficicchia: 'presto nuove azioni dimostrative a Roma. Non ci interessa diventare un partito'
"Siamo molto sorpresi nel vedere una maggioranza che invece di occuparsi della crisi climatica è sempre più attiva nel promuovere leggi ad hoc per punire azioni non violente messe in campo da persone preoccupate per il futuro di tutti". Lo dice Simone Ficicchia, portavoce del collettivo di attivisti per il clima 'Ultima generazione', commentando il ddl presentato al Senato da Fratelli d'Italia con l'obiettivo di inasprire le pene per chi imbratta monumenti ed edifici pubblici.
"Segnalo che esiste già il reato di danneggiamento, che ci è stato anche contestato come ipotesi di reato per le nostre azioni: ma probabilmente questo reato non può essere perseguito in tribunale proprio perché il danneggiamento non c'è mai stato. Per questo si punta a punire l''imbrattamento', ma questo rischia di portare a una interpretazione arbitraria della legge. E' una cosa molto pericolosa", osserva Ficicchia, per il quale la Procura di Pavia aveva chiesto la sorveglianza speciale. "Il ddl di Fratelli d'Italia - rimarca l'arttivista - non ci ferma e non ci spaventa. Siamo pronti a qualsiasi rischio legale e anche ad andare in carcere".
Ficicchia annuncia un nuovo ciclo di azioni del collettivo "che saranno direzionate su Roma, a partire dalla metà di aprile. Parliamo di blocchi stradali o azioni più eclatanti e performative, come quelle che abbiamo visto su monumenti e musei negli ultimi tempi. Ma potrebbe esserci anche altro", promette. A chi gli chiede se 'Ultima generazione' stia puntando a diventare un partito, l'attivista risponde di no: "Al momento per quanto riguarda l'Italia lo posso escludere. Ci interessa fare una pressione al di fuori del Parlamento. Non nasciamo per piacere o prendere voti, il nostro scopo - puntualizza - è influenzare l'opinione pubblica e ottenere dei cambiamenti legislativi. Diventare una forza politica non è una missione a cui siamo interessati in questo momento".
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