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Il Giorno del Ricordo secondo i partigiani

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A Gorizia l'evento 'La storia insieme' che mette insieme Anpi, partigiani sloveni e lo storico Gobetti.

Si intitola 'La storia insieme' ma è già destinata a suscitare polemiche l'iniziativa organizzata dall'Anpi a Gorizia il 5 febbraio, in vista del Giorno del Ricordo, insieme all'associazione dei partigiani sloveni e con la partecipazione dello storico Eric Gobetti, autore del saggio "E allora le foibe?", aspramente contestato dal Comitato 10 febbraio e da alcuni considerato un 'riduzionista' della tragedia delle foibe.

"Da troppi anni una consistente parte delle celebrazioni del Giorno del Ricordo ha assunto un carattere divisivo, all'insegna del nazionalismo, di nostalgie irredentistiche e persino della riabilitazione del fascismo storico - scrive il presidente dell'Anpi Gianfranco Pagliarulo in una nota - Basti pensare all’ignobile manifesto sul Giorno del Ricordo prodotto dalla Regione Piemonte nella persona di un assessore di Fratelli d’Italia. È l’ennesima conferma sia che quel partito non ha mai reciso le sue radici culturali che affondano nel fascismo storico, sia che il nostro Paese non è ancora capace di confrontarsi seriamente col suo passato. Abbiamo intitolato l’iniziativa di ricerca del 5 febbraio a Gorizia 'La storia insieme' perché, in particolare per le vicende del confine, occorre avere una visione transnazionale che affronti con serietà la storia della tragedia di quelle terre guardando oltre, affinché la frontiera non sia un muro, ma il luogo del riconoscimento dell’altro e la porta aperta per l’amicizia fra i popoli".

L'Anpi e la ZZB-NOB (l'Associazione dei partigiani sloveni) "intendono avviare un percorso che tenda a disinnescare quelle dinamiche negative che stanno portando in alcuni casi ad anteporre l'interesse politico alla corretta lettura della storia, addirittura negando la legittimità della ricerca e dell'approfondimento".

L’iniziativa del 5 febbraio “La storia insieme” promossa dall'Anpi e dalla ZZB-NOB (l'Associazione dei partigiani sloveni) - che si svolgerà a partire dalle ore 15 presso Kinemax in piazza della Vittoria a Gorizia - avrà come base, si legge in una nota dell'Anpi, "un documento prezioso su quel drammatico periodo e più in generale sul rapporto storicamente determinatosi fra gli italiani e gli sloveni in un ampio arco di tempo: la relazione della Commissione mista storico-culturale italo-slovena, istituita nel 1993 dai Ministri degli Esteri dei due Paesi. Essa era costituita da autorevolissime personalità della cultura italiane e slovene. La relazione fu approvata all'unanimità e consegnata ai rispettivi Ministri degli Esteri solo nel luglio del 2000. Per otto mesi, nonostante varie sollecitazioni e il voto unanime della Camera, non fu resa pubblica. Il testo integrale fu reso noto dal Ministero degli Esteri solo il 4 aprile del 2001 e non ebbe alcun significativo riscontro mediatico. Tale documento costituisce un punto di approdo, ragionevole e meditato, che mette a fuoco l'insieme delle responsabilità e costituisce un atto ufficiale e condiviso dai due Stati. Ancora oggi, le sue conclusioni costituiscono un imprescindibile riferimento per tutti gli studiosi. Da questa è necessario ripartire per un’analisi storica scevra da propaganda e da strumentalizzazioni".

 

2 anni fa
Autore
Pasquale Lattarulo

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