Gli inglesi hanno deciso di correre incontro a Omicron
Sulla scelta di Johnson di allentare le restrizioni interviene il dottor Galli: 'Se il messaggio è che Omicron non è pericolosa, non posso essere d'accordo'
Le difficoltà sono politiche, d'accordo, ma la scelta è populista? Sociale? Azzardata? Basta sopravvivere in trincea avrà pensato nelle scorse ore il primo ministro inglese Boris Johnson e liberiamo tutti in nome di una ritrovata libertà, alla faccia del Covid. Così, via le mascherine, azzerati i green pass, abolito lo smart working, via di corsa verso quella vita aC, cioè anteCovid.
Saranno i giorni a comunicarci se la decisione è quella giusta. Se da una parte il sindaco di Milano Sala guarda con un certo favore a questa fuga in avanti, il medico Galli è perplesso.
"Gli inglesi ci hanno lasciato già altre volte un po' sorpresi con comportamenti che io ritengo troppo anticipati, direi avventati. Ricordiamo che anche altre volte il premier inglese si era distinto con particolari scelte. Non è la prima volta che oltremanica ci stupiscono". Dire addio a Green pass, mascherine e altre restrizioni anti-Covid "sono decisioni che mi lasciano perplesso" dice Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano.
Gli inglesi "avevano oltre 200mila casi attorno al 4-5 gennaio - ricorda Sono passati a 90mila, ma bisogna capire quanti sono quelli effettivamente infettati che si stiano facendo i tamponi in questi giorni. Mi sembra stiano correndo troppo avanti. Se poi la scelta sottende la volontà di dichiarare che 'tanto l'Omicon non è pericolosa', su questo francamente non posso essere d'accordo", ribadisce lo specialista.
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