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Sarà un governo contro i diritti

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Il Partito gay tuona contro i ministri Roccella e Nordio, poichè a rischio ci sarebbero i diritti civili e le attività Lgbt+

"La scelta di Nordio e Roccella come ministri in dicasteri chiave per i diritti come la Giustizia e le Pari Opportunità, ci preoccupano date le loro posizioni contro le persone Lgbt+ e contro l’aborto. Ricordiamo che Nordio ha paragonato l’omosessualità alla pedofilia e Roccella si è detta più volte contro le famiglie Lgbt e contro la scelta delle donne di interrompere la gravidanza". Lo dichiara Fabrizio Marrazzo, portavoce Partito Gay.

"Le scelte sulle cariche istituzionali sino ora fatte da Giorgia Meloni, non vanno nella direzione di garantire i diritti, ma vanno nella direzione di limitarli come previsto dai loro programmi. Se quanto temiamo sarà confermato lavoreremo alla resistenza sui diritti utilizzando anche i referendum", conclude.

 

"Mentre sono ad Atene per partecipare al Forum Europeo delle forze di sinistra, ecologiste e progressiste, mi arriva la notizia della formazione del nuovo governo a guida Giorgia Meloni". Lo dichiara Marilena Grassadonia, responsabile Diritti e Libertà di Sinistra Italiana.

"Certo non potevamo aspettarci la nomina di persone sensibili ai temi dei diritti - sottolinea -, ma le scelte fatte dalla premier connotano un governo di destra-destra, decisamente più vicina a posizioni misogine, ultraconservatrici e discriminatorie nei confronti delle donne e delle persone Lgbt+. Come se non bastasse Fontana a presiedere la Camera, ora abbiamo persone come Roccella (strenua oppositrice del ddl Zan e promotrice del fallito referendum per abolire le unioni civili), Nordio (che paragonò l'omosessualità alla pedofilia durante le audizioni in Senato per la stessa legge) e Mantovano (antiabortista e vicino alle posizioni delle Sentinelle in piedi) - aggiunge Grassadonia - Non ci possono essere dubbi su quali saranno le posizioni di questo governo sulle questioni che riguardano le discriminazioni contro le persone Lgbt+ e le donne. Nessuno".

"Ha ragione il segretario Nicola Fratoianni: manca solo il ministero per le colonie e poi è davvero il governo della restaurazione - conclude - Faremo un'opposizione durissima, in tutti i luoghi, perché non passi alcun arretramento sulle (poche) conquiste ottenute finora. Non siamo disposti a cedere di un passo".

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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