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La Croce Rossa pronta a gettare la spugna a Gaza

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'Gli ostaggi sono la priorità ma da soli non ce la facciamo, servono accordi. Dialoghiamo con Hamas e con chi può influenzare'

Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Icrc) sta ''sostenendo con forza la causa degli ostaggi detenuti a Gaza'' e lo ha fatto ''anche direttamente con Hamas e con attori che potrebbero avere influenza sulle parti''. Ma ''non possiamo farcela da soli'' anche perché ''la posta in gioco è alta''. Lo ha detto la portavoce dell'Icrc Fatima Sator, sottolineando che ''è necessario raggiungere accordi che consentano all'Icrc di svolgere questo lavoro in sicurezza''. Ovvero di ''ottenere l'accesso agli ostaggi, stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere e continuiamo a insistere per il loro rilascio''. Anche perché, ha ricordato, ''la presa degli ostaggi è vietata dal diritto internazionale umanitario''.

La presidente dell'Icrc Mirjana Spoljaric ha incontrato diversi familiari degli ostaggi israeliani a Gaza. ''Le famiglie israeliane sono preoccupate per i propri cari presi in ostaggio'', spiega Sator, affermando che ''i familiari e la popolazione in generale hanno posto molte domande su ciò che stiamo facendo per aiutare gli ostaggi. Vogliamo che le famiglie sappiano che la difficile situazione dei propri cari tenuti in ostaggio è una delle nostre massime priorità e che stiamo parlando con Hamas, con i funzionari israeliani e con altri su questo tema''.

Quella in corso è ''una situazione in rapida evoluzione, la posta in gioco è alta'', prosegue Sator, affermando che ''accogliamo con favore i quattro ostaggi rilasciati finora e speriamo in ulteriori rilasci in modo che possano ricongiungersi alle loro famiglie e ai loro cari''. Nel frattempo, spiega, ''l'Icrc continua a insistere per ottenere la possibilità di visitare gli ostaggi. Potremmo incontrarli di persona per verificare il loro stato di salute o consegnare loro medicinali personali. Potremmo anche aiutare, attraverso un canale alternativo, a consegnare farmaci o occhiali da vista'' ad esempio.

L'Icrc, ha concluso Sator, è quindi ''pronto a contribuire a favorire anche lo scambio di semplici messaggi tra gli ostaggi e i loro familiari. Ovviamente siamo pronti a facilitare il loro rilascio''.

15 Novembre
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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