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La tregua è un attimo poi tornerà la guerra

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Il premier Netanyahu è chiaro su questo aspetto. Intanto in Usa manifestazioni a favore della pace

Benjamin Netanyahu ha detto a Joe Biden che è disponibile a prolungare l'attuale tregua, ma quando questa sarà finita la guerra riprenderà a piena forza. "Abbiamo portato a casa un altro gruppo di ostaggi, donne e bambini, e io sono commosso nel profondo del cuore, tutta la nazione è commossa, quando vedo le famiglie riunite", ha detto il premier in un video, spiegando di aver appena parlato con il presidente americano e sottolineando che l'attuale tregua di quattro giorni può essere allungata, "un giorno per ogni 10 ostaggi".

Ma Netanyahu è stato chiaro con Biden: "alla fine dell'accordo, noi ritorneremo alla piena forza per raggiungere i nostri obiettivi: distruggere Hamas, assicurare che Gaza non ritorni a quello che era e naturalmente liberare tutti gli ostaggi. Sono sicuro - ha concluso - che avremo successo in questa missione, perché non abbiamo altra scelta".

Intanto nella notte migliaia di dimostranti hanno bloccato il Manhattan Bridge a New York per chiedere un cessate il fuoco permanente a Gaza. La dimostrazione è stata organizzata, in uno dei giorni di maggiore traffico negli Stati Uniti con la conclusione del ponte del Ringraziamento da organizzazioni pacifiste, guidate da Jewish Voice for Peace, gruppo di ebrei americani che si oppongono all'offensiva israeliana a Gaza.

I dimostranti hanno distribuito volantini agli automobilisti bloccati in cui si dicevano "sinceramente dispiaciuti per i problemi che vi stiamo causando", spiegando però che il blocco del ponte vitale per New York è necessario per fare "pressioni sul presidente Biden e sul Congresso affinché mettano fine alla complicità americana" con i bombardamenti israeliani di Gaza.

27 Novembre
Autore
Claudio Mascagni

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