Missione compiuta: il Copasir saluta i territori palestinesi
Incontri a Gerusalemme e Ramallah, visita al kibbutz di Kfar Aza attaccato il 7 ottobre dai terroristi di Hamas
E' conclusa la missione del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica in Israele e nei Territori palestinesi. Il Copasir ha incontrato a Gerusalemme il cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca latino di Gerusalemme e Fr. Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, per un confronto sulla situazione umanitaria a Gaza e nella regione a seguito degli attacchi del 7 ottobre. Il Comitato si è quindi recato a Ramallah per incontrare il direttore del Palestinian Military Intelligence (Pmi), il direttore del Palestinian General Intelligence e il primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese, Mohammed Shtayyeh, per un confronto sulle implicazioni di sicurezza dell’attuale situazione e sulle prospettive politiche per la regione. Prima di fare rientro in Italia, il Comitato ha visitato il kibbutz di Kfar Aza, duramente attaccato il 7 ottobre dai terroristi di Hamas.
Nel corso delle due giornate precedenti, il Copasir ha incontrato martedì a Tel Aviv il direttore del Mossad, David Barnea, e il direttore dello Shin Bet, Ronem Bar, nonché il Capo dell’Unità di cooperazione internazionale dell’IDF, Efraim Defrin, con cui ha avuto modo di confrontarsi sulla situazione a Gaza. A Gerusalemme, il Comitato ha avuto poi un primo scambio di vedute con Boaz Bismuth, in rappresentanza della Commissione esteri e difesa della Knesset.
Nella giornata di mercoledì, a Gerusalemme, il Copasir ha incontrato il presidente della Knesset, Amir Ohana, e la Commissione esteri e difesa della Knesset rappresentata, oltre che da Bismuth per il Likud, dai deputati Elazar Stern e Sharon Nir, membri di partiti di opposizione all’attuale Governo isrealiano.
Nel corso degli incontri alla Knesset, sono state affrontate le questioni relative alla situazione a Gaza, la questione degli aiuti umanitari, gli eventuali assetti per la fase che seguirà la fine delle ostilità, la soluzione dei due popoli-due Stati, la situazione in Cisgiordania e la possibilità di allargare gli accordi di Abramo anche ad altri Paesi.
Il Comitato ha incontrato presso il ministero degli Esteri le responsabili delle Unità Europa, affari strategici e ricerche e studi con cui ha avuto un proficuo scambio sulle implicazioni di politica estera dell’attuale crisi a Gaza. Il Comitato ha quindi incontrato le famiglie degli ostaggi catturati da Hamas durante gli attacchi del 7 ottobre.
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