La quarta dose antiCovid è ferma
Nel report della fondazione Gimbe l'allarme sul freno ai vaccini. Mancano all'appello quasi 14 milioni di italiani
"Il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi" di vaccino anti-Covid "rimane al palo, attestandosi al 17,7% rispetto al 17% della settimana precedente, con nette differenze regionali: dal 7,7% della Sicilia al 28,8% dell'Emilia Romagna". Lo evidenzia il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, "in base alla platea ufficiale (19.119.772 persone, di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 personale sanitario e 320.974 ospiti delle Rsa che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 17 settembre".
"Secondo quanto disposto dalla circolare del ministero della Salute del 23 settembre 2022 - ricorda Gimbe - la platea per il secondo richiamo" vaccinale, appunto la quarta dose, "è di 19,1 milioni di persone: di queste, 13,9 milioni possono riceverlo subito", ma ancora mancano all'appello; "1,8 milioni non sono eleggibili nell'immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni, e 3,4 milioni l'hanno già ricevuto".
"Al 5 ottobre (aggiornamento ore 6.16)", secondo l'analisi della Fondazione "sono state somministrate 3.377.076 quarte dosi, con una media mobile di 15.924 somministrazioni al giorno, in aumento rispetto alle 12.799 della scorsa settimana (+24,4%)".
In Italia, in 7 giorni, si è registrato un aumento del numero dei tamponi Covid di oltre un quinto (+20,6%): da 1.066.571 test nella settimana 21-27 settembre, si è passati a 1.286.485 nella settimana 28 settembre-4 ottobre. Lo rileva il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. In particolare - si legge nel rapporto - i tamponi rapidi sono aumentati del 23,7% (+203.029) e quelli molecolari dell'8,1% (+16.885).
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