Nella speculazione emerge accordo Engie-Ansaldo Green Tech
La denuncia di Confeuro da energia al grano mentre arriva l'accordo Engie-Ansaldo Green Tech per impianti a idrogeno
"È in corso un conflitto invisibile che l’Europa sta perdendo: quello contro le speculazioni sulle materie prime e su diversi prodotti essenziali". A lanciare l'allarme è Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro.
"Come ha ricordato in questi giorni il ministro Patuanelli, in alcuni casi il fenomeno speculativo è facilmente riconoscibile. Per l’aumento del prezzo del grano, per esempio, è difficile invocare la guerra come causa scatenante, considerato che la produzione ora in vendita sui mercati è stata raccolta l’anno scorso", sottolinea.
Intanto però si corre ai ripari. Il gruppo francese Engie e Ansaldo Green Tech, società di Ansaldo Energia attiva nel campo delle energie rinnovabili e dello storage, hanno firmato un accordo per la realizzazione di impianti di produzione di idrogeno verde e di altre soluzioni di accumulo di energia in Italia. I progetti saranno realizzati dai due gruppi in aree industriali, da individuare, in diverse regioni italiane, facendo leva sugli strumenti finanziari messi a disposizione dai bandi del Pnrr. La potenza prevista degli impianti sarà dell’ordine di 1 megawatt, con valori variabili mediante capacità aggiuntive per rispondere alla domanda di energia. Engie si occuperà della progettazione e realizzazione degli impianti per la produzione di energia elettrica 'green' e dell’integrazione dei sistemi di gestione della produzione e stoccaggio di idrogeno, mentre Ansaldo Green Tech realizzerà gli elettrolizzatori per produrre l’idrogeno.
“Decarbonizzazione ed efficienza energetica sono i cardini della nostra strategia e in questo contesto l’idrogeno rappresenta un driver importante, un vettore pulito e verde”, afferma Monica Iacono, ceo di Engie Italia. “La sinergia con un player di primo piano come Ansaldo Energia, attraverso la sua controllata Ansaldo Green Tech, ci consente di lavorare sullo sviluppo di soluzioni a basse emissioni di carbonio in risposta alle sfide del cambiamento climatico. Si tratta di una partnership che contribuisce alla realizzazione di una strategia globale: al livello globale, Engie ha l’obiettivo di sviluppare, entro il 2030, 4 Gw di capacità di produzione di idrogeno rinnovabile, 700 chilometri di rete dedicata all'idrogeno e 1 Twh di capacità di stoccaggio”.
Daniela Gentile, ceo Ansaldo Green Tech, spiega che la società, "come tutto il gruppo di Ansaldo Energia, crede fortemente nella necessità di perseguire gli obiettivi di neutralità climatica, senza compromettere la sicurezza energetica del paese e valorizzando gli investimenti sostenuti dai propri clienti. La collaborazione con Engie Italia è per noi motivo di grande soddisfazione in quanto è un esempio concreto dell’impegno di due grandi realtà per accelerare la transizione energetica, contribuendo allo sviluppo delle tecnologie di produzione idrogeno verde, elemento cruciale per il raggiungimento dell’obiettivo di ‘carbon neutrality’, e in linea con i principi di circular economy”.
Dietro il caro prezzi "in molti comparti si cela un forte interesse a massimizzare i guadagni approfittando della crisi in Ucraina", osserva, aggiungendo che "c’è bisogno anche di una vera e propria operazione trasparenza, che permetta di comprendere quanto accade sui principali mercati". Inoltre, "sempre a livello europeo stanno sorgendo timori per il destino dei fondi per l’agricoltura, che potrebbero in parte essere dirottati per promuovere una maggiore autosufficienza energetica. Ci auguriamo - conclude il presidente di Confeuro - che queste indiscrezioni non siano confermate. Sottrarre risorse a un obiettivo strategico come la produzione alimentare non sarebbe certo una scelta saggia. Il dossier energia è un obiettivo altrettanto essenziale e proprio per questo deve essere perseguito con risorse aggiuntive".
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