Il contrabbando delle sigarette è ancora un problema

Secondo Coldiretti, il mancato gettito e i rischi per la salute delle sigarette di contrabbando sono ancora un enorme problema per lo stato italiano.

L’Italia è il primo paese in Europa per produzione di tabacco, occupandosi di 1/4 della produzione totale europea. 
Si calcola che il contrabbando di sigarette pesi sulle casse dello stato per 400 milioni di euro. Le regioni più colpite dal mercato illecito di tabacco sono Friuli-Venezia Giulia e Campania, dove il commercio nero pesa rispettivamente per il 22% e il 12%, con la media nazionale al 3,4%.
La tendenza va diminuendo, afferma Coldiretti, grazie all’azione di autorità e Agenzia delle Dogane. 

L'inchiesta della procura

La nota di Coldiretti arriva mentre i comandi provinciali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri di Napoli stanno eseguendo 17 provvedimenti emessi dal Tribunale di Napoli nell’ambito del contrasto a un’associazione a delinquere che, si calcola, è implicata nel traffico di circa 27 tonnellate di sigarette di contrabbando da mercati esteri.

Il contrabbando di tabacco, oltre a danneggiare il gettito dello stato, può aumentare esponenzialmente i rischi per la salute, già alti, del fumo delle sigarette nei consumatori finali. Il commercio illecito non riguarda solo il contrabbando da mercati esteri, ma anche la produzione di sigarette contraffatte da parte delle stesse otrganizzazioni criminali. Se le prime sono, infatti, le stesse che arrivano nei canali legali ma accessibili a prezzi minori per via delle minori tasse sul tabacco, i prodotti fabbricati direttamente nel mercato illecito sono completamente privi di ontrolli di qualità, quindi potenzialmente molto più dannosi di quelli provenienti dalla filiera controllata.