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Incidente nel cantiere stradale sulla tangenziale di Bologna

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Interviene il sindacato, Pelle: “La Filca-Cisl si costituirà parte civile nei processi per infortuni mortali nei cantieri”

Incidente mortale sulla tangenziale di Bologna. Un furgone ha investito e ucciso un operaio di una ditta esterna, mentre altre due persone sono rimaste ferite. E' successo alle 5.45 circa all’altezza del km 4+400, in corrispondenza di un cantiere in fase di rimozione correttamente segnalato. Temporaneamente chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 3 Ramo Verde e lo svincolo 4 Via del Triumvirato verso la A14 Bologna-Taranto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i soccorsi sanitari e meccanici, le pattuglie della Polizia Stradale e il personale della Direzione 3° Tronco di Bologna di Autostrade per l'Italia.

Poco dopo le 8, sulla Tangenziale di Bologna, è stato riaperto il tratto compreso tra lo svincolo 3 Ramo Verde e lo svincolo 4 Via del Triumvirato verso la A14 Bologna-Taranto, precedentemente chiuso. Attualmente, sul luogo dell'evento il traffico transita su una sola corsia e si registrano code in direzione della A14.

In seguito all'ennesimo incidente mortale in un cantiere edile, quello nell'area lavori stradali sulla tangenziale di Bologna, Fillea Cisl ha voluto preisare la sua presa di posizione. 
“L’ennesima tragedia in edilizia, questa volta in un cantiere stradale sulla tangenziale di Bologna, non può lasciare indifferenti. Secondo le prime informazioni l’operaio deceduto era intento a rimuovere la segnaletica stradale, un intervento indicato in modo corretto. Un furgone o un’auto lo avrebbe travolto, ferendo anche tre suoi colleghi. Siamo vicini alle famiglie degli operai e chiediamo misure drastiche e urgenti per fermare questa terribile, inaccettabile scia di sangue nel nostro settore, con una media di una vittima ogni due giorni. La Filca-Cisl si costituirà parte civile nei processi per infortuni mortali nei cantieri”. Lo dichiara Enzo Pelle, segretario generale Filca-Cisl nazionale.

“Si tratta del terzo incidente mortale dall’inizio dell’anno nel Tronco di Bologna, sempre con dinamiche simili, nel corso del montaggio o dello smantellamento della segnaletica. La Filca – prosegue Pelle – ha sempre considerato la sicurezza nei cantieri la priorità della propria azione sindacale. Il Durc, la congruità e la Patente a crediti sono intuizioni nate in casa Filca, e servono proprio a qualificare le aziende e i lavoratori del settore, a garantire legalità e sicurezza. Ma questo evidentemente non basta. Per questo motivo intendiamo costituirci parte civile nei procedimenti giudiziari avviati a seguito di infortuni mortali nei cantieri. Quando la prevenzione non serve a fermare la strage, bisogna mettere in campo tutte le azioni utili a garantire la verità dei fatti, ad assicurare giustizia in tempi rapidi. Lo dobbiamo ai familiari delle vittime, lo dobbiamo ai tantissimi lavoratori edili, più di un milione, che con impegno, sacrificio e professionalità realizzano opere utili per lo sviluppo e la sicurezza, con benefici per tutta la collettività”, conclude il segretario generale della Filca-Cisl.

10 Aprile
Autore
Luciano Razzano

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