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L'88% dei prof crede che la scuola pubblica possa migliorare

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Fiducia nel Pnrr: pronti a cogliere le opportunità del Piano che destina più di 2,1 miliardi di euro per la transizione digitale

L’88,2% dei dirigenti scolastici e degli insegnanti delle scuole italiane crede che grazie al Pnrr la scuola pubblica italiana possa migliorare grazie alle nuove tecnologie ed è pronto a cogliere le opportunità del Pnrr che destina più di 2,1 miliardi di euro per la transizione digitale, il 96,7% parteciperà e al bando 'Scuola 4.0' del Pnrr ma solo il 12,3% delle scuole ha personale formato per gestire la transizione digitale.

Questi alcuni dei dati che emergono dallo studio realizzato dall’Osservatorio sulla transizione digitale del mondo della scuola di Aura immersive, spin off dell'acceleratore tecnologico Aura Group, che offre alle scuole una piattaforma integrata che ingloba in sé hardware, software e contenuti, di facile gestione e fruibilità per tutti i livelli scolastici. Lo studio è stato realizzato con una prima survey che ha visto intervistati più di duemila e settecento tra docenti e direttori scolastici.

“Dalla nostra analisi - dichiara il chief innovation officer di Aura Group Denis Tredese - emerge come tra l’88,2% degli intervistati che credono che grazie al Pnrr la scuola pubblica italiana possa migliorare. Da una domanda a risposta multipla potranno migliorare per il 76,3% dal punto di vista della didattica, per il 79,5 del coinvolgimento degli studenti, per il 56,7 del contrasto all’abbandono scolastico e per il 67,1 per il rapporto con il mondo del lavoro e delle imprese. Pur essendo una sondaggio su un campione tra insegnanti in prima linea nei progetti come quello del Pnrr e dirigenti scolastici gli intervistati delineano uno spaccato sulle risorse a disposizione per migliorare le strumentazioni informatiche presenti a scuola che non è distante dai dati del ministero dell’Istruzione e del Merito sui fondi previsti per le scuole dal bando. Il 42,3% ha meno di 150 mila euro, il 27,9 tra i 150 e 250 mila euro e il 29,8 più di 250 mila euro”.

Dalla survey emerge come l'88,9% degli intervistati ritenga importante la trasformazione delle classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento. Per il 77,1% degli intervistati (di cui molto per il 37,4 e abbastanza per il 39,7) è importante la nascita di laboratori per le professioni digitali del futuro, rispetto al 22,9% che la ritiene poco interessante. Dalla survey emerge come il 44,6% dei docenti abbiamo timore che la transizione digitale possa ridimensionare il ruolo del docente rispetto ad un 55,4 che non vede questo rischio.

“La maggioranza degli intervistati - continua Tredese - ritiene importante la formazione alla transizione digitale di tutto il personale scolastico, il 61,2% molto e il 17,7 abbastanza, rispetto al 21,1% che la ritiene poco importante. Questo dato dimostra quanto sarà importante il prossimo bando del Ministero proprio per la formazione dei docenti. Con il nostro Centro studi abbiamo iniziato un’attività di monitoraggio con l’obiettivo di raccogliere il sentiment dei protagonisti del mondo dell’educazione in Italia sulle sfide del settore. Prima fra tutte quella del Pnrr e del bando 'Scuola 4.0' promosso dal ministero dell’Istruzione e del Merito”.

Il bando del Ministero prevede l’investimento di 2,1 miliardi di euro per gli istituti scolastici di cui 1,7 miliardi di euro per la trasformazione delle classi tradizionali in ambienti innovativi di apprendimento e nella creazione di laboratori per le professioni digitali del futuro e con un’altra specifica linea di investimento, promuove un ampio programma di formazione alla transizione digitale di tutto il personale scolastico. Le partnership tecnologiche a supporto del progetto Aura Immersive. Il progetto è realizzato in collaborazione con Pico, realtà leader a livello mondiale nella ricerca e nell’innovazione nel mondo immersivo e nella produzione di visori e Custom, azienda italiana leader a livello internazionale nell’automazione nell’ambito del retail che integra know-how differenti e competenze progettuali basate su soluzioni hardware, software e service di pre e post vendita. Custom metterà a disposizione del progetto un articolato ventaglio di soluzioni come Kiosk self-service per l’automazione dei servizi al pubblico in ambito retail, totem interattivi, software dedicati e locker.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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