La guerra con le bombe di escrementi
La Corea del Nord sgancia palloni carichi di sterco in Corea del Sud: una provocazione che ricorda la guerra del Pacifico tra Perù e Cile
Scoppia la merda. O meglio, scoppia una guerra per la merda. Sembra una storia appena uscita dalle gabbie di un fumetto stile Alan Ford invece è l’ultima trovata del perverso Kim Jong-un, il dittatore della Corea del Nord, che in queste ore ha pensato bene di bombardare con palloncini carichi di escrementi umani (ma immaginiamo anche animali) e rifiuti deteriorati il confine dei cugini del Sud. Quindi, innocenti palloncini varcano il 38° parallelo per poi scaricare il loro contenuto merdoso su strade, vie e residenze dei sudcoreani. Non è una fake news, ma l’insolita risposta del governo nordcoreano a quelle che vengono ritenute provocazioni da parte dei sudcoreani che nei giorni scorsi avevano spedito palloncini carichi di cioccolata, libri, chiavette usb (da dove scaricare film e musica, vietati nel ‘paradiso’ comunista) ai cugini del Nord. Solo che un conto è lanciare beni di conforto un altro merda, così il governo della Corea del Sud ha potenziato i confini con l’esercito, pronto a rispondere (chissà, forse con gavettoni carichi di tiepida urina).
Questa storia ai confini della realtà, ma che si confà a un personaggio come Kim Jong-un (anche se personalmente non credo che esista), ricorda un’altra guerra nata per una questione analoga: correva l’anno 1879, ed era anche il giorno dell’amore, cadendo San Valentino, ma Cile e Perù si giurarono eterno odio per il possesso di giacimenti di guano, che riposava sulle coste grazie all’azione anale di uccelli marini e pipistrelli. Si sa che il guano è un potentissimo concime organico, composto da ossalato e urato d’ammonio, fosfati, nitrati e sali minerali, così la gestione di quei tesori inestimabili solleticò il senso della conquista di cileni e peruviani che fino al 1884 se le diedero di santa ragione. Poi, la storia, si sa, edulcora tutto, così questa guerra è nota col nome pomposo di guerra del Pacifico oppure guerra del salnitro, considerato che chiamarla col proprio nome era assai sconveniente.
Ora però a rinverdire i fasti ci ha pensato quell’ologramma di Kim Jong-un.
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