Leader europei: ‘Vaccinarsi, combattendo la disinformazione'
I leader si sono riuniti a Bruxelles per l’ultimo Consiglio Europeo del 2021. Intanto in Italia Omicron cresce, e si potrebbe rivedere la durata del green pass.
Nella giornata di oggi ha avuto inizio all'Europa Building, a Bruxelles, l'ultima riunione del Consiglio Europeo in calendario per il 2021.
I Capi di Stato e di Governo degli stati membri stanno discutendo sulle misure di contrasto alla pandemia e sul loro coordinamento tra gli stati. Nel testo finale dell’incontro si specifica come siano “Necessari continui sforzi coordinati per rispondere agli sviluppi" della pandemia a livello europeo, "Sulla base delle evidenze scientifiche disponibili”.
Gli stati membri, allo stesso tempo, hanno il dovere di garantire che “Qualsiasi restrizione sia basata su criteri oggettivi e che non mini il funzionamento del mercato unico o intralci in modo sproporzionato la libertà di circolazione tra gli Stati membri o i viaggi nell'Ue".
In merito alla strategia che ha portato la comunità europea ad acquistare congiuntamente i vaccini contro il Covid 19, nel testo del Consiglio europeo si parla di un simile metodo nelle modalità di acquisto delle terapie contro la malattia portata dal virus attraverso, dunque, “Acquisti congiunti”.
Il contrasto al virus
Dal Consiglio europeo è stata ribadita con forza la necessità di affidarsi ai vaccini, definita dal testo “Cruciale e urgente”. Secondo i leader europei è dunque essenziale "Superare l'esitazione vaccinale, anche combattendo la disinformazione", problema che in alcuni stati membri UE come la Bulgaria ha amplificato l’azione del virus, rendendo praticamente vano l’effetto del vaccino.
Riguardo il certificato verde, misura ideata in Francia e adottata in modo estremamente stringente soprattutto in Italia, i leader hanno fatto presente “L'importanza di un approccio coordinato sulla validità”, aggiungendo che “La Commissione adotterà un atto delegato su questa materia".
Durata ridimensionata per il green pass?
In relazione alla diffusione della variante Omicron, il sottosegretario alla salute Sileri ha affermato che, con la diffusione della variante, "Potrebbe servire un adattamento del Green pass e potrebbe essere necessaria, vista la riduzione della protezione del vaccino" anti-Covid "Dopo la seconda dose, un ridimensionamento della durata del certificato verde. Ma aspetterei dati conclusivi".
Queste, invece, le parole del presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro: "Il messaggio che dobbiamo cogliere - ha continuato Brusaferro - è che ci aspettiamo che questa variante crescerà e per controllarne l'impatto la prima risposta più forte che abbiamo è quella di continuare il ciclo vaccinale con la terza dose" e "di cominciare" con le prime "Chi non le ha ancora fatte".
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