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Ecco il piano per liberare Donetsk, Luhansk e Crimea

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Il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa ucraino, Oleksi Danilov, ha sostenuto la necessità di una strategia unica per la riconquista dei territori

Il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa ucraino, Oleksi Danilov, ha sostenuto la necessità di una strategia unica per garantire la riconquista della penisola di Crimea e della regione del Donbass, annessi dalla Russia nel 2014 e nel settembre 2022. "Non sono favorevole a scrivere una pagina separata per la liberazione della regione di Donetsk, della regione di Luhansk e della Crimea. Dovrebbero rientrare in una strategia generale", ha dichiarato oggi l'alto funzionario ucraino durante un'intervista riportata all'agenzia di stampa Ukrinform.

Il segretario alla Sicurezza e alla Difesa dell'Ucraina ha poi respinto la possibilità che la guerra nel suo paese diventi un conflitto prolungato e ha sostenuto la necessità di continuare a combattere le truppe russe. "Ci dicono - ha poi lamentato - 'Vi sosterremo fino a', e poi non vedo da nessuna parte la parola 'vittoria'".

Nel frattempo Riga sostiene Kiev. Il pieno sostegno all'Ucraina, l'aumento della produzione di armi in Occidente e i successi dell'Ucraina al fronte. In un'intervista alla rivista finlandese Helsingin Sanomat, il presidente lettone Edgars Rinkevi?s fissa i punti che secondo lui costringeranno la leadership russa a pensare alla fine della guerra.

"Prima di tutto - afferma - è la consapevolezza che l'Occidente è pronto a sostenere l'Ucraina, qualunque sia la svolta degli eventi. Penso che Putin capisca che non sarà in grado di resistere al potenziale economico combinato di Stati Uniti, Canada e l'Unione Europea. In secondo luogo, dobbiamo dimostrare che siamo determinati ad aumentare la nostra capacità industriale di difesa e a produrre tutti i proiettili, le munizioni, i missili, i droni e i carri armati di cui l’Ucraina ha bisogno, ricostituendo al contempo le nostre scorte. Il terzo è, ovviamente, il progresso dell’Ucraina sul campo di battaglia, che dimostrerà alla Russia che tutti i sogni di riconquistare i territori già liberati dall’Ucraina sono vani”.

Intanto fa la voce grossa anche Mosca. ''L'integrità territoriale dell'Ucraina è stata distrutta da coloro che hanno effettuato e sostenuto il colpo di stato del 2014, i cui leader hanno dichiarato guerra al proprio popolo nel Donbass e hanno iniziato a bombardarlo''. Così il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha risposto alle nuove sanzioni introdotte dal Regno Unito nei confronti delle regioni annesse dalla Russia in Ucraina, ovvero quelle di Zaporizhzhia, Kherson, Donetsk e Crimea.

"Oggi abbiamo sanzionato i responsabili di aver organizzato elezioni farsa sul suolo ucraino. Non possiamo accettare questo attacco alla sovranità ucraina", aveva detto il ministro britannico degli Esteri James Cleverly.

 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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