Pugno duro di Meloni e Von der Leyen a Lampedusa
La premier e la commissaria Ue decise a contrapporsi all'immigrazione clandestina: 'Sfida europea che richiede risposta europea''
"Io ci metto la faccia, come sempre". Inizia con un fuori programma la visita lampo della premier Giorgia Meloni e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sull'isola di Lampedusa. Poco prima di arrivare all'hotspot di contrada Imbriacola il corteo di auto viene fermato da un gruppo di cittadini che da giorni protestano sull'isola. E la presidente del Consiglio decide di fermarsi e di incontrarli. A guidare la protesta è Giacomo Sferlazzo, che poco prima aveva incontrato il questore di Agrigento Emanuele Ricifari. "Stiamo lavorando - dice la premier ai lampedusani - fatemi avere un documento, una lettera con le vostre richieste e io la leggerò". "Brava Giorgia, brava", urlano a pochi metri di distanza i lampedusani che provano a farsi largo per avvicinarsi alla premier. E lei: "Stiamo facendo del nostro meglio, siamo venuti apposta. Ci metto la faccia sulle cose". Sferlazzo insiste: "È trent'anni che siamo violentati": "Lo so, lo so", replica lei. "Ce la mettiamo tutta, ci stiamo lavorando". E risale in macchina con la presidente Von der Leyen che assiste alla conversazione.
Il corteo di auto si dirige all'hotspot di Contrada Imbriacola, dove il Questore Emanuele Ricifari e il Comandante dei Carabinieri di Agrigento, colonnello Nicola De Tullio, li attendono. Qui, però, Meloni e von der Leyen, accompagnati rispettivamente dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e dalla commissaria per gli Affari Interni dell'Ue Ylva Johanssen, non incontreranno i migranti ospiti, oltre 1.500, rispetto ai 5.000 di pochissimi giorni fa. Ma solo la Croce rossa e l'Agenzia europea per l'asilo. Subito dopo il corteo si dirigerà al molo Favaloro, dove incontrerà anche le associazioni, da Save the children a Unhcr, da Unicef a Euaaa, ma anche la Guardia costiera e la Guardia di Finanza. Il corteo si ferma per un quarto d'ora davanti al 'cimitero dei barchini' arrivati, a decine in queste settimane. E la promessa fatta al vicesindaco Attilio Lucia è quella di rimuoverle al più presto. Presente anche il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, oltre al Prefetto Filippo Romano.
"Oggi sicuramente è stata una giornata importante dopo l'invito della premier Giorgia Meloni accolto dalla Presidente della commissione Ue Ursula Von der Leyen. Rimango personalmente convinto che, al di là dell’innegabile significato politico di questa visita, occorre un reale cambio di passo sul tema della immigrazione da parte dell’Europa, perché lo strabismo interessato rischia di minare i principi fondamentali dell’Unione", dice il governatore.
Subito dopo Meloni e von der Leyen raggiungono l'aeroporto dove è stata allestita una sala per la conferenza stampa. Ci sono giornalisti provenienti da tutta Europa. E qui Meloni inizia dicendo che "l'unico modo per affrontare seriamente il problema è fermare le partenze illegali". Non ha dubbi, la premier. "Di fronte ai flussi di migranti irregolari non risolveremo mai il problema parlando di redistribuzione. L'unico modo di affrontare seriamente il problema è fermare le partenze illegali. Questo è quello che ci chiedono i cittadini ma anche i rifugiati", ribadisce.
Perché sulle migrazioni illegali "servono soluzioni serie, complesse, durature e che tutti lavorino nella stessa direzione: non avrebbe senso che una parte si impegna per trovare soluzioni e un'altra parte che per ragioni ideologiche si impegna per smontarle", dice ancora, seduta accanto alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Poi spiega: "Confermo che nel Consiglio dei ministri porteremo la norma per estendere al massimo consentito alle regole europee il trattenimento ai fini del rimpatrio di chi arriva irregolarmente in Italia, raccomandando al Ministero della Difesa di attivarsi immediatamente per realizzare queste strutture che sono necessarie, questo può fare la differenza". E aggiunge: “Se qualcuno pensasse che di fronte alla crisi globale la questione si potesse risolvere nei confini italiani, prenderebbe un abbaglio". "Se non lavoriamo seriamente e tutti insieme sul contrasto alle partenze illegali, i numeri di questo fenomeno travolgeranno non solo gli Stati di frontiera, ma anche tutti gli altri". Poi, parlando della presidente von der Leyen spiega: "Come avete visto ha immediatamente accettato l'invito a venire qui per rendersi conto della situazione a Lampedusa. Non lo considero tanto un gesto di solidarietà verso l'Italia ma un gesto di responsabilità dell'Europa verso se stessa perché i confini dell'Italia sono i confini dell'Europa".
Ci tiene a ringraziare i cittadini di Lampedusa, Giorgia Meloni: "Con i quali stamattina abbiamo parlato", dice. "Affrontano da sempre una situazione difficile. Continuiamo a incontrare persone responsabili, molto belle. Mi ha fatto piacere incontrarli, parlare con loro. Ci siamo impegnati a rendere le condizioni sull'isola migliori. Lo abbiamo già fatto con 45 milioni per aiutare l'amministrazione comunale ad affrontare le difficoltà. Voglio ringraziarli per l'accoglienza i momento difficile", conclude.
Subito dopo tocca a von der Leyen: “Per me è molto importante essere qui oggi" insieme alle autorità italiane. "Quella dell'immigrazione illegale è una sfida europea che richiede una risposta europea". "Saremo noi a decidere chi arriva in Europa e non i trafficanti", sottolinea poi. La stessa von der Leyen scriverà poi su X, la ex piattaforma Twitter: "Sono qui per offrire una risposta coordinata tra le autorità italiane e quelle europee" all'emergenza migranti.
Poi riprende la parola Meloni: "Confido che al prossimo Consiglio europeo di ottobre", dove "porteremo il tema" del contrasto all'immigrazione illegale, "arriveranno delle soluzioni. In questi giorni ho parlato con diversi leader e sono ottimista sul fatto che la posizione italiana sia ampiamente condivisa anche in seno al Consiglio europeo". E prima di chiudere sottolinea: "Ho sempre ritenuto che i percorsi di gestione dei migranti che arrivano dovessero essere diversi tra gli uomini soli in età lavoro e mamme e under 14. È anche oggetto dei provvedimenti che prenderemo in Consiglio dei ministri, l'ipotesi dell'estensione del trattenimento per rimpatrio riguarda i meno fragili, il tema di donne e minori di 14 anni va trattato a parte". Manca poco alle 13 e Meloni e von der Leyen lasciano la sala convegni dell'aeroporto per tornare a Roma. La visita lampo è terminata. E nel frattempo proseguono i trasferimenti dei migranti da Lampedusa. Intorno alle 15 sono poco più di 1.500 ma in serata sono previsti altri trasferimenti.
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