Meglio il richiamo oggi che il vaccino nuovo domani
Lopalco: 'Fare quarta dose ora non impedirà l'iniezione d'autunno con i prodotti adattati, se necessaria'
"Meglio un uovo, pardon, un richiamo oggi, la cui utilità è evidente, piuttosto che aspettare il nuovo vaccino aggiornato domani. Non ha senso, infatti, rischiare oggi di ammalarsi con una variante che ancora circola ad intensità molto elevata". L'epidemiologo Pier Luigi Loipalco, docente di Igiene all'Università del Salento, sceglie di parafrasare un noto proverbio per rispondere alla "domanda che più spesso ricevo da quando è stata ampliata la platea delle persone a cui offrire il secondo richiamo di vaccino (quarta dose)" anti-Covid.
"Meglio un richiamo oggi o il vaccino aggiornato domani?", è dunque il quesito sul quale l'esperto ragiona in un post su Facebook. "L'offerta della quarta dose, per quanto estesa possa essere - sottolinea - difficilmente modificherà l'andamento della circolazione del virus. Va intesa dunque principalmente come misura di difesa individuale. Importante allora fornire al cittadino gli elementi per scegliere in maniera consapevole. Il vaccino oggi in uso - evidenzia Lopalco - mantiene, al di là di ogni più rosea aspettativa, un'efficacia molto alta nei confronti delle forme gravi causate dalla variante BA.5 di Omicron. Questa efficacia diminuisce progressivamente man mano che ci si allontana dalla data dell'ultima dose. Chi fa il richiamo oggi, dunque, ha una ottima chance di essere protetto da un evento, l'infezione da BA.5, che nelle prossime settimane sarà ancora piuttosto probabile".
"In autunno - continua l'epidemiologo - arriveranno nuovi vaccini 'adattati' includendo la variante Omicron. Il principale vantaggio del nuovo vaccino è che molto probabilmente sarà più efficace, oltre che a proteggere dalla malattia grave, anche nel limitare l'infezione lieve o asintomatica. A patto che in autunno/inverno circoli una variante vicina ad Omicron. Siamo sicuri che sarà così?", invita a riflettere Lopalco che precisa: "Fare oggi un richiamo con il vaccino 'tradizionale' non sarà comunque un impedimento, magari fra 6 mesi, e solo se sarà necessario, a ricevere un ulteriore richiamo con un vaccino 'adattato'".