Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Mattarella tuona contro la barbarie della violenza sulle donne

Sergio_Mattarella_2018.jpeg

L’emergenza è sociale e culturale quando ci si trova di fronte a questi tragici eventi. Il presidente: "Serve un grande impegno educativo"

L'emergenza è continua. In Italia non passa un giorno che le cronache non riportino un episodio di violenza perpetrato contro le donne fino ad arrivare a un femminicidio.

I numeri sono agghiaccianti. Il Viminale porta questa macabra ragioneria che fa casistica. Ma sangue e lacrime sono vere. 
Scorrendo i dati del ministero dell’interno dal 1° gennaio al 23 luglio 2023 sono stati registrati 184 omicidi, con 65 vittime donne, di cui 52 uccise in ambito familiare o affettivo; di queste, 31 hanno trovato la morte per mano del partner dell'ex. L’emergenza è sociale e culturale quando ci si trova di fronte a questi tragici eventi. "La violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupro. Questa intollerabile barbarie sociale richiede un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante. A questa si deve affiancare, nell’intera società, un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione dei rapporti tra donna e uomo". Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio inviato al Corriere della Sera, in occasione della decima edizione del 'Tempo delle Donne'. Per il capo dello Stato "abbiamo oggi bisogno più che mai della forza e della cultura delle donne, che con le loro lotte, il loro impegno, la loro originalità hanno indotto e talvolta costretto le società moderne a ripensare stili, modelli e organizzazioni, contribuendo all’affermazione del valore universale della libertà".

"Le donne -ricorda- hanno cambiato la politica, la cultura e la società. E continueranno a farlo, in questa stagione in cui sfide decisive impegnano l’Italia, l’Europa e il mondo intero sulla frontiera della pace, dello sviluppo, dei cambiamenti climatici, dell’occupazione e della riduzione delle disparità".

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

Commenti