Il mondo è una comunità unica
Altri sbarchi di immigrati a Salerno e altre vite a rischio nel mediterraneo. Le parole del presidente Mattarella
Completato a Salerno lo sbarco dei 92 naufraghi, tra cui 9 donne e 47 minori non accompagnati, soccorsi dall'Ocean Viking lo scorso mercoledì su un gommone sgonfio in acque internazionali, al largo della Libia. La nave di Sos Mediterranee è arrivata stamani nella cittadina campana, distante 880 miglia dall'area di soccorso e assegnata dal Viminale come porto sicuro di sbarco. In azione la macchina dell'accoglienza predisposta dalla Prefettura con i volontari e gli operatori della Caritas che hanno allestito un punto ristoro sulla banchina con tè caldo, acqua e brioche. Pronti anche capi di abbigliamento, scarpe e ciabatte per chi dovesse avere bisogno. Dalle prime luci dell'alba, inoltre, i volontari sono stati impegnati nel preparare il pranzo e la cena con panini e riso, che saranno poi distribuiti nel corso della giornata nei luoghi di prima accoglienza. "Siamo sollevati per il fatto che siano in salvo - dicono da Sos Mediterranee -, ma temiamo per le altre vite a rischio nel Mediterraneo: i tentativi di fuga dalla Libia continuano senza sosta".
"Oggi muoversi da una parte all'altra del mondo è facile, conoscere le condizioni in cui si vive in ogni parte del mondo da qualunque posto è altrettanto facile, conoscere le condizioni di benessere ovunque è abbastanza facile, entrare in relazione immediata in tempo reale con interlocutori o con le condizioni di ogni altra parte anche di Continenti un tempo lontani è altrettanto facile. Questo rende il mondo assolutamente una comunità unica e di questo va preso atto, perché allora quelle differenze di tendenze demografiche, di distribuzione di benessere e di ricchezza non si esauriscono assorbendosi dento l'ambito locale, hanno contraccolpi inevitabili in ogni parte del mondo. E lo registriamo ogni giorno". Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Ferrara.
"Se pensiamo che tra venti-trent'anni l'Africa avrà una popolazione che sarà tre-quattro volte quella dell'intera Europa -ha ricordato il Capo dello Stato- ci rendiamo conto di come questi siano gli scenari che vanno affrontati. Sono scenari totalmente nuovi, che richiedono un impegno di studio, di applicazione, iniziative totalmente nuove. È una condizione che richiede un approfondimento che non sempre registriamo".