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La speranza dei Medici su Cop28

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"La nostra speranza per Cop28 è che la salute sia al centro di ogni discussione e che l'"essere in salute" torni ad essere la nuova normalità"

"La nostra speranza per Cop28 è che la salute sia al centro di ogni discussione e che l'"essere in salute" torni ad essere la nuova normalità". Questa è la speranza della dottoressa Maria Guevara di Medici Senza Frontiere (Msf), che all'Adnkronos ha anticipato alcune riflessioni e preoccupazioni in vista della Conferenza sul Clima che inizia domani a Dubai e a cui Guevara parteciperà in rappresentanza di Msf. "Gli scienziati non hanno più bisogno di dimostrare la correlazione tra cambiamento climatico e salute, è già tutto spiegato nel report Ipcc del 2023", ha detto Guevara riferendosi al documento annuale pubblicato dal Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico, ma ha aggiunto che "nessuno lo può vedere chiaramente come noi medici sul campo".

"Ci sono almeno 90 Paesi dove operiamo in cui sono in corso crisi e altre sono in arrivo", ha sottolineato, spiegando che la "policrisi" globale sta esacerbando le emergenze sanitarie a "livello mai visto finora". Con il cambiamento climatico che si sovrappone ai conflitti su larga scala e locali in varie regioni del mondo, "i sistemi regolari smettono di funzionare e le emergenze diventano sempre più diffuse, più frequenti e più intense".

"L'innalzamento delle temperature facilita la proliferazione della malaria", i cui numeri sono in crescita costante dal 2016, come certificato dall'Oms. Per il colera ad esempio, le cui cause scatenanti sono di base povertà e conflitti, eventi climatici estremi come inondazioni, cicloni e siccità "riducono l'accesso all'acqua potabile e creano un ambiente ideale per la crescita del colera". Guevara pone l'attenzione poi sulla "preoccupante traiettoria" di trasmissione della dengue, che nei contesti di inondazioni e siccità, come nel caso del Sahel, si diffonde ancora più rapidamente. A questo proposito, Msf sta testando in Honduras una strategia innovativa per combattere la dengue, affrontando le malattie trasmesse dalle zanzare da una prospettiva di prevenzione che sfrutta la tecnologia e il potere del lavoro comunitario.

"Siamo in traiettoria perché si avveri lo scenario peggiore possibile - dice Guevara commentando le temperature record degli ultimi mesi - dobbiamo fermare questo trend disturbante e fare di tutto per limitare l’innalzamento delle temperature a 1.5°C". Con il futuro che rischia di essere compromesso "se non si interviene oggi, considerando la salute quale unità di misura del cambiamento climatico e tagliando le emissioni di Co2", Msf sottolinea l'importanza dei processi di risposta alle emergenze, "in cui bisogna lavorare con le comunità locali e soprattutto al fianco di donne, bambini e anziani".

"Serviranno investimenti affinché il nostro lavoro non sia solo sul "loss and damage", ma serve ora focalizzarsi sulla mitigazione delle emergenze". Purtroppo "la salute è difficile da misurare come avviene per l'economia", e mancano "dati certi sui Paesi in via di sviluppo", ma quello che si più chiedere ai governi è di "sensibilizzare" sui temi anche con investimenti

30 Novembre
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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