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Il Mediterraneo sempre più centrale

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La stragrande maggioranza dell'interesse nazionale si gioca fuori dai confini nazionali:le analisi di Molinari e Minniti

"Il Mediterraneo è sempre più centrale negli equilibri mondiali. Con la guerra in Ucraina si e aperta una crisi energetica, umanitaria e della sicurezza globale, a causa del rischio della ripresa delle azioni terroristiche". Lo ha detto Marco Minniti durante la presentazione a Roma, al Tempio di Adriano, del libro di Maurizio Molinari 'Il ritorno degli imperi. Come la guerra in Ucraina ha stravolto l'ordine globale' (Rizzoli).

Riguardo all'emigrazione per la crisi umanitaria, spiega l'ex ministro dell'Interno, "abbiamo già superato il 100 per cento rispetto allo scorso anno. È un gigante che potrebbe fa diventare più debole l'Europa. Putin lo sa e l'Africa resta un fronte principale per la Russia da dove - sottolinea - non ha ritirato le truppe per dispiegarle in Ucraina".

"L'Europa deve capire - ha insistito Minniti - che il Mediterraneo e dunque l'Italia è centrale per tutti questi problemi. Il governo che sta per nascere fa del termine interesse nazionale una questione chiave. Ma la stragrande maggioranza dell'interesse nazionale si gioca fuori dai confini nazionali. Mi auguro che il governo lo comprenda. Dimensione nazionale e dimensione internazionale sono le facce della stessa medaglia".

"L'occidente ha consegnato l'Afghanistan ai talebani e Putin si aspettava che consegnassero l'Ucraina alla Russia. Non è successo. In tutto questo, gli Usa hanno scelto la misura giusta, dopo che Putin aveva affermato che le democrazie erano destinate al collasso e dopo aver minacciato la pace del mondo invadendo un altro paese" ha detto Marco Minniti durante la presentazione a Roma.

"Putin scommette sul fatto che le democrazie perderanno - ha aggiunto l'ex ministro dell'Interno - Intanto, a perdere sul campo è lui. La sua partita è resistere. E punta sul gas e sulle democrazie che saranno indebolite dal voto popolare. Vedremo. È interesse nazionale che l'Italia non perda la sua connotazione e il suo impegno nella politica estera europea. La mia proposta è che come primo atto del governo si discuta in parlamento della collocazione internazionale del paese. Sulla quale l'Italia non si è mai divisa. Questo darebbe più forza al nostro paese e alle democrazie occidentali"

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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