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Caivano: reagire aprendo centri di educazione

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Attesa la visita della premier Meloni che pone l'accento sulla riapertura di palestre e centri di aggregazione

Se il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, chiama la presenza dei militari per ripistinare la legalità a Caivano c'è chi propende invece per approcci 'culturali', di denuncia e di interventi inclusivi e meno traumatici. 

"Oggi Radiouno trasmette da Caivano, un nuovo percorso che comincia con molti perché. Anzitutto perché il servizio pubblico -quando serve- deve uscire dalle proprie mura e rispondere alle grida di aiuto che si levano dal paese. Poi perché è nostro preciso dovere capire fino in fondo i fatti e comprendere i motivi per i quali possano accadere tragedie come quelle di Caivano o di Palermo, dove il senso di umanità e il rispetto dei valori basilari di convivenza civile perdono ogni significato. Lo ha detto Francesco Pionati, direttore del Giornale Radio e Radio1, al Gr1 di questa mattina.

"La cosa che più ha sconvolto, nelle cronache da Caivano, è stato l'appello di chi chiede aiuto allo stato per fuggire da quel territorio. Un gesto disperato al quale tutti abbiamo il dovere di reagire perché è semplicemente inaccettabile che una qualunque area del nostro paese possa alzare bandiera bianca, considerarsi perduta, fuori controllo, senza legge e senza dio. - continua Pionati - Reagire subito è essenziale: il deserto, quando attecchisce, diventa inarrestabile. La Rai e Radiouno non sono istituzioni in senso stretto, ma come tali sono percepite da tanti italiani. Anche per questo oggi siamo a Caivano: per dare speranza e dire che i nostri riflettori contro il crimine e l'omertà, non si spegneranno mai".

Una spirale di violenza che non accenna a placarsi, tanto che la famiglia di una delle vittime è stata minacciata. ''Siamo stati minacciati. Non possiamo uscire di casa. Nei giorni scorsi è stato fatto anche 'sparire' il motorino di mio figlio, quello che ha dato l'allarme sulle violenze, consentendo di denunciare ai carabinieri quanto accaduto" ha detto la mamma di una delle due ragazzine violentate al Parco verde di Caivano, tramite il suo legale Angelo Pisani.

''Serve una normativa speciale. Penso ad un 'codice azzurro', come quello 'rosso' per contrastare la violenza sulle donne, dedicato esclusivamente alla tutela dei bambini e delle famiglie con fondi e strumenti idonei nell’ambito di una attività di repressione contro pedofilia e prostituzione che generano crimini infernali''. E' la proposta lanciata dall'avvocato Angelo Pisani, legale della famiglia della 12enne violentata al Parco verde di Caivano (Napoli).

"Anche qui, vedo due diversi livelli su cui operare. Se lo Stato viene percepito come distante, ci deve essere. Perciò, come primo immediato intervento, bisognerà riaprire la palestra, i centri che fanno un lavoro importante di educazione e socializzazione. Ma non voglio anticipare troppo, sono decisioni che si prenderanno nei prossimi giorni" ha detto la premier Giorgia Meloni al Sole 24 Ore a proposito della sua imminente visita a Caivano.

 

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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