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Il tema migranti sul tavolo della Ue. Casarini denuncia

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Ricevuta la lettera della premier Meloni, deciso il summit il 23 marzo. Intanto Casarini duro: 'da 007 bufale su ong, solo propaganda, Copasir mi ascolti'

Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel ha ricevuto "stamani" la lettera inviatagli dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in cui chiede di concretizzare quanto deciso nel summit straordinario del 9 febbraio. Lo dice all'Adnkronos il portavoce del presidente, Barend Leyts. Il tema delle migrazioni sarà all'ordine del giorno anche nel prossimo Consiglio Europeo del 23 e 24 marzo, malgrado non sia incluso nell'agenda provvisoria diffusa ieri: "L'accordo era di rivedere i progressi fatti sulle migrazioni - spiega - in particolare sulla base di un aggiornamento da parte della Commissione e della presidenza a rotazione" del Consiglio Ue, in questo semestre assegnata alla Svezia. E "questo sarà nell'agenda del prossimo Consiglio Europeo", conclude il portavoce. 

Al presidente del Copasir, Lorenzo Guerini, chiederà di essere ascoltato perché "è facile lanciare accuse senza la possibilità di nessun contraddittorio", ma anche e "soprattutto" perché in Libia "si stanno compiendo gravi violazioni dei diritti umani". All'indomani della Relazione annuale sull'attività dell'intelligence italiana, in cui un passaggio è dedicato anche alle ong, la cui presenza nelle aree Sar - secondo i servizi - rappresenterebbe un vantaggio per i trafficanti di esseri umani, Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, respinge le accuse. "Le bufale degli 007 italiani sulle ong si spiegano da sole - dice -: dall'inizio dell'anno, e senza la presenza delle navi di soccorso, sono triplicati gli sbarchi".

Non solo. "La rotta della tragedia di Cutro, che in quanto a responsabilità chiama in causa il governo - puntualizza Casarini -, non ha mai visto la nostra presenza, eppure ha contato, solo nel 2022, più di 18.000 arrivi". In quella che il capomissione di Mediterranea non esita a definire "una relazione non di 'intelligence' ma politica" non c'è traccia, invece, dell'orrore dei campi di detenzione libici. "Nulla scrivono gli 007 sui lager dove donne, uomini e bambini vengono detenuti tra le più atroci sofferenze: eppure sanno benissimo i nomi dei capi milizia che li gestiscono - accusa Casarini -. Nulla dicono i servizi segreti sui loro rapporti, che conosciamo bene anche noi, con trafficanti di uomini in Libia, come il famigerato Abd al-Rahman Salem Ibrahim al-Milad, noto come al-Bija, che secondo le Nazioni Unite e il Tribunale penale internazionale dovrebbe stare in galera per crimini contro l'umanità e, invece, è alla guida della cosiddetta Guardia costiera libica. Con Bija uomini dei servizi italiani presenti in Libia, ci prendono il caffè".

Al sottosegretario con delega ai Servizi, Alfredo Mantovano, il capomissione di Mediterranea chiede l'istituzione di una commissione d'inchiesta. "Visto che parla di 'verità' solo quando fa comodo al Governo e attraverso una relazione che sembra un volantino di propaganda politica, perché non si esprime sulla richiesta di istituire una commissione d'inchiesta sulla Libia, ong comprese? Così potremmo conoscere le porcherie e le illegalità, la complicità con i trafficanti di esseri umani, dal 2017 a oggi, chi l'ha per davvero". Già nelle scorse settimane un'altra ong, Open Arms, aveva lanciato una raccolta firme per l'istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare utile a documentare quanto accade nel Mediterraneo.

Al presidente del Copasir, invece, il capomissione di Mediterranea chiederà di essere ascoltato. "E' facile lanciare accuse senza la possibilità di nessun contraddittorio - dice -. Ma, soprattutto, in Libia si stanno compiendo gravi violazioni dei diritti umani, si sta violando la Convenzione di Ginevra con oltre 32.000 respingimenti nel 2022, con catture in mare e deportazioni vietate e disumane, attraverso l'utilizzo di mezzi e logistica a terra e in mare forniti anche dall'Italia. Vogliamo aprire un'inchiesta su questo finalmente? Il presidente del Copasir vorrà ascoltare ciò che scrive il Tribunale penale internazionale su questo? O ci vorrà una nuova Norimberga per giudicare chi continua ad accusarci mentre è complice di crimini contro l'umanità? Abbiano il coraggio i servizi di dire con chi lavorano in Libia, con quali criminali intrattengono rapporti per il petrolio, il gas, i migranti. Questa relazione è solo buona per la propaganda", conclude.

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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