Messico e Germania donano all'Italia l'albero della vita
Nella giornata mondiale contro l'omofobia tra le tante iniziative ecco un progetto di arte partecipativa
Gli Ambasciatori del Messico e della Repubblica Federale di Germania in Italia, Carlos García de Alba e Viktor Elbling, hanno presentato oggi, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia (IDAHOT), presso l’Ambasciata del Messico l’"Albero della Vita, dei Diritti e dell'Inclusione", nel quadro della co-presidenza del Messico e della Germania della Coalizione per la Parità dei Diritti (ERC) 2022-2024.
Si tratta di un progetto di arte partecipativa: i rappresentanti istituzionali, tra cui numerosi ambasciatori dei 42 Stati membri della ERC, nonché rappresentanti del Ministero degli Affari Esteri italiano, del Comune di Roma e delle organizzazioni LGBTQI+, sono stati invitati ad appendere all'albero dichiarazioni sulla tolleranza e la diversità. Prenderà parte l’On. Alessandro Zan, politico, attivista ed esponente della comunità LGBTQI+ in Italia. La struttura di base dell'opera d'arte con i simboli tipici di Germania, Italia, Messico è stata creata dall'artista messicano Ricardo Macías.
"I diritti delle persone LGBTQI+ sono diritti umani. La politica estera femminista tedesca mira a sostenere non solo le donne, ma tutti i gruppi svantaggiati o marginalizzati. Insieme al Messico e tanti altri Paesi della ERC ci impegniamo per la tolleranza, l’inclusione e la diversità", ha dichiarato l’Ambasciatore Elbling. "Vogliamo un mondo in cui vi sia rispetto per tutti e tutte, in cui l’identità sessuale non definisce i diritti di ciascuno".
L’Ambasciatore García de Alba ha sottolineato: “’Tutti gli esseri viventi nascono liberi ed uguali in dignità e diritto’, sono le parole iniziali della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. È dunque questa dignità e questi diritti che, in maniera convinta, auspichiamo celebrare in questa occasione e lo faremo confermando la nostra convinzione e forte impegno a pieno titolo. Lo faremo insieme congiuntamente con la società civile. La ERC è una realtà in cui i 42 Paesi che la compongono si impegnano a questo scopo, a favore delle persone LGBTQI+ e dei loro contesti. Rispetto, inclusione, lotta alle disuguaglianze e rifiuto della discriminazione sono principi ed obiettivi anche della politica estera messicana che, dal 2019, si è dichiarata femminista".
Tra gli eventi in programma in Italia: un dibattito presso la residenza dell’Ambasciatore tedesco, Villa Almone, il 27 giugno. Discuteranno il Presidente della Federazione Tedesca di Lesbiche e Gay (LSVD), Klaus Jetz, e la Presidente di Fundación Arcoíris, Gloria Careaga, con Alessia Crocini, Presidente Famiglie Arcobaleno – Associazione genitori omosessuali - evento moderato da Chiara Albanese, corrispondente di Bloomberg in Italia.
Inoltre l’“Albero dei Diritti” sarà replicato in almeno due laboratori con bambini e ragazzi: si partirà dalla Scuola Germanica di Roma, con un primo progetto rivolto a bambini di dieci anni per poi continuare con un secondo albero presso una scuola italiana. I laboratori creativi avranno come obiettivo quello di trasmettere il valore del rispetto e del riconoscimento dei diritti di tutte le persone e l'importanza di costruire società aperte e inclusive.
Last but not least: le due Ambasciate parteciperanno insieme con un carro al Roma Pride del prossimo 10 giugno. Con il motto "Amo come amo! Ich liebe wie ich liebe! Amo como amo!" si vuole lanciare un forte segnale di accettazione della diversità delle identità sessuali e di genere.
Messico e Germania co-presiedono la Coalizione per la Parità dei Diritti (Equal Rights Coalition, ERC) per il periodo 2022-2024, insieme alle organizzazioni Fondazione “Arcoíris”, A.C. e alla Federazione Tedesca di Lesbiche e Gay (LSVD).
La ERC si dedica alla protezione e alla promozione dei diritti umani delle persone LGBTQI+ in tutto il mondo. La ERC è un’organizzazione intergovernativa di 42 Stati membri dedicata alla tutela dei diritti delle persone LGBTQI+. È stata fondata nel 2016 alla Global LGBTI Human Rights Conference a Montevideo, sotto la guida dei Paesi Bassi e l’Uruguay.
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