Pro e contro dell'accordo per i migranti con l'Albania
Divampa la polemica e si accentuano le difese dopo l'accordo tra il governo italiano e quello albanese per l'accoglienza
L'accordo stretto tra Italia e Albania per l'accoglienza dei migranti tiene banco nella politica italiana. "E' un ipotesi di lavoro che si inquadra perfettamente in quello che è il piano che, già da tempo, il governo aveva annunciato di realizzazione di strutture per il trattenimento dei richiedenti asilo. Questa è un'ipotesi di lavoro frutto di una collaborazione con un paese amico, fratello. Capisco che le cose innovative talvolta suscitano discussioni ma tutto si comporrà secondo una logica che abbiamo annunciato e su cui stiamo lavorando da tempo". Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a margine di un incontro a Roma.
"Non vedo dove sia la violazione del diritto internazionale" negli accordi tra l'Italia e l'Albania in tema di migranti. Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervistato su Radio Uno a 'Ping pong'. "Le persone non vengono sottratte alla giurisdizione italiana - ha spiegato - viene preliminarmente emessa l'ordinanza di un magistrato, si tratta di una collocazione territoriale resa necessaria da questa massa improvvisa, duratura, e forse anche in aumento, di persone che premono ai confini del Mediterraneo".
E "non si tratta di respingimenti - ha assicurato - non li respingiamo, li collochiamo sotto la giurisdizione italiana in uno stato amico che ci ha dato la disponibilità per garantire un collocamento più rapido e dignitoso".
Secondo il Cardinale Matteo Zuppi gli accordi stipulati tra Italia e Albania sulla gestione dei migranti sono "di per sé un'ammissione di non essere in grado" di gestire il fenomeno. "Ci si chiede perché non venga sistemata meglio l'accoglienza qui", ha commentato il presidente della Cei a margine della presentazione Rapporto Italiani nel Mondo 2023, della Fondazione Migrantes, in corso questa mattina presso il Roma Carpegna Palace. "Ciò che sicuramente è importante è avere un sistema di accoglienza che dia sicurezze a tutti, sia a chi accoglie che a chi è accolto".
"Abbiamo letto attentamente quel protocollo e dal punto di vista giuridico e tecnico è assolutamente inattuabile. Tanto per far capire di cosa si tratta: se una motovedetta della guardia costiera o della guardia di finanza italiana dovesse recuperare dei migranti, dovrebbe fare una traversata in mare di oltre 700 km per consegnarli in Albania e ritornare indietro. Del resto l'inattuabilità si vede anche dal fatto che ci sono malumori nella stessa maggioranza dovuti al fatto che Meloni vuole fare tutto da sola. Forse sta già anticipando la riforma costituzionale nelle modalità di gestione della maggioranza". Così Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs, parlando con i cronisti in piazza Montecitorio.
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