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Arrivano altri migranti e il governo prepara la stretta

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Mentre nella notte sono stati salvati 680 profughi il governo decide per la linea dura. La Francia solidale mentre la Schlein polemizza

Nella scorsa sera oltre 680 migranti sono stati salvati in acqua dalla nave militare Diciotti. Altre persone sono in corso di recupero e di assistenza nella notte. La direzione è il porto di Lampedusa. 

A quanto apprende c’è stata una riunione a palazzo Chigi, prima dell’assemblea generale di Confindustria, voluta da Giorgia Meloni con tutti i principali esponenti di governo coinvolti dal dossier migranti, tra questi i ministri Guido Crosetto e Matteo Piantedosi, nonché il sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano. Sarebbe maturata in quella sede, viene riferito da fonti autorevoli, la decisione di una stretta, annunciata in un video arrivato in serata della stessa presidente del Consiglio.

"L'Italia geograficamente si trova in prima linea. Lampedusa è tra le isole più vicine al continente africano e quindi senza averlo scelto l'Italia si trova il primo paese" esposto all'ondata migratoria "e quindi bisogna aiutarla". Ad affermarlo, intervistata dal canale all news francese 'Lci', è il ministro degli Esteri francese, Catherine Colonna sottolineando che la situazione a Lampedusa "è tragica".

Al giornalista che gli chiedeva se era necessario prendere una parte dei migranti che arrivano in Italia, il ministro risponde: "Bisogna aiutarla ma anche e soprattutto bisogna fare in modo che i trafficanti di esseri umani, perché di questo si tratta, non approfittino della situazione difficile in Libia, della miseria umana per sfruttare le persone provocando queste ondate migratorie", spiega Colonna.

"Dobbiamo aiutare l'Italia, essere solidali e proseguire questo lavoro che era stato iniziato con successo dai ministri degli Interni su un meccanismo che chiamiamo Patto sulla migrazione e l'asilo: Un meccanismo questo - sottolinea Colonna - che permette di rafforzare le nostre protezioni ai nostri confini esterni, impedendo che i migranti irregolari arrivino, ma se solo già sul posto ci sono accogliere quelli che lo devono essere e spartirci un po' il fardello. La Francia fa la sua parte. I paesi europei prendono in modo disuguale la loro parte e alcuni addirittura si rifiutano. Quindi è imperativo che entro la fine dell'anno si riesca a chiudere questa lunga trattativa del Patto sulla migrazione e l'asilo", spiega il ministro francese. Comunque questa crisi migratoria, aggiunge Colonna, "non è da ricollegare al colore politico di un governo di un paese così esposto all'ondata migratoria. Le cause all'origine di questo fenomeno sono diverse e non hanno niente a che vedere con il colore politico di un governo. Era successo ieri e l'altro ieri con altri governi per esempio durante il picco del 2015-16".

“Si stanno scatenando in una gara a chi è più cattivo senza fornire le risposte che servono a chi arriva, ai sindaci, ai territori”. Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervenendo alla festa del Pd torinese interpellata sull’emergenza migranti. “Il governo di Giorgia Meloni è composto da forze politiche che hanno intossicato il dibattito di questi ultimi 20 anni sul tema dell’immigrazione ma che appena arrivati al governo hanno dimostrato di essere completamente incapaci di gestire l’accoglienza”, ha aggiunto. 

“Quando sento Calderoli accusare Meloni che si stava meglio quando al ministero dell’Interno c’era Salvini ricordo che allora c’era una grande violazione dei diritti umani”, ha aggiunto Schlein.

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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