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Putin va preso sul serio, ha fatto tutto ciò che ha detto

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Il politologo Krasten: 'Nell’Urss, la Russia esercitava il suo potere, ma lo faceva in maniera invisibile. Putin ha distrutto il senso identitario che esisteva'

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"Putin deve essere preso sul serio, non alla leggera, perché tutto quello che ha annunciato negli anni, poi lo ha fatto". Il politologo bulgaro Ivan Krastev, tra i più autorevoli nel Vecchio Continente, ha analizzato la situazione di conflitto in Europa nel corso del dibattito 'La guerra della Russia in Ucraina e il futuro delle relazioni transatlantiche', promosso dal Guarini Institute for Public Affairs della John Cabot University e dalla Temple University Rome Campus, e tenutosi nella sede della Jcu.

"Nell’Urss, la Russia esercitava il suo potere, ma lo faceva in maniera invisibile. Putin ha distrutto il senso identitario che esisteva: gli ucraini di lingua russa, ad esempio, non facevano distinzioni tra il loro essere russi o ucraini", ha spiegato Ivan Krastev. "Ora, la guerra -ha proseguito-non è un tentativo di rimettere in piedi l’Unione Sovietica. Se si vuole sapere cosa farà Putin, si deve leggere il suo saggio di 7mila parole, perché fino a oggi tutto quello che ha detto, poi lo ha fatto".

In merito ai rapporti transatlantici, Krastev ha aggiunto: "Sarebbe stato diverso se questa guerra fosse capitata sotto la presidenza Usa di Trump, perché l’Unione Europea non avrebbe avuto fiducia in lui. Ora, però, si avvicinano le elezioni di midterm, che potrebbero rivelarsi problematiche per Biden, anche a causa dei risvolti dovuti al conflitto in Ucraina".

Intanto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha accusato il collega russo Sergei Lavrov di rifiutare di negoziare, dopo che il ministro che ha lasciato anzitempo l'incontro del G20 a Bali. "Il fatto che il ministro degli Esteri russo abbia speso gran parte dei negoziati qui non nella sala, ma fuori, sottolinea il fatto che non c'è neppure un millimetro di volontà di parlare da parte del governo russo, al momento", ha detto Baerbock sull'isola di Bali, in Indonesia.

Baerbock ha sottolineato che Lavrov non era presente ai colloqui per valutare come migliorare le forniture alimentari e risolvere i problemi di distribuzione, che vengono esacerbati dalla guerra in Ucraina. La grande maggioranza dei partecipanti al G20 ha "condannato la brutale guerra di aggressione della Russia", ha detto la ministra. "L'appello di 19 Paesi alla Russia è stato molto chiaro: questa guerra deve finire", ha aggiunto. Questa sera, Baerbock dovrebbe recarsi nello stato insulare di Palau, nel Pacifico Meridionale.

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Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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