No ai divieti rave. Offriamo alternative ai giovani
Morgan, nome d'arte di Marco Castoldi: "Ci sono aspetti torbidi e contorti nei rave party: ma il punto non è vietarli
Chiamato direttamente da Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura, ecco Morgan, che si esprime sui rave party.
"Ci sono aspetti torbidi e contorti nei rave party: ma il punto non è vietarli, arrestare i partecipanti e metterli in carcere; semmai, bisogna far sì che non siano attraenti per i giovani, proponendo idee alternative migliori". E' la posizione che esprime Morgan, nome d'arte di Marco Castoldi - per il quale il nuovo sottosegretario al ministero della Cultura, Vittorio Sgarbi, ha proposto la guida di un dipartimento musica 'ad hoc' da creare all'interno del Mic - intervistato dalla AdnKronos sulle misure annunciate dal Governo per contenere e impedire il fenomeno dei rave party, ultimo caso quello organizzato nei dintorni di Modena.
"Le proposte, ovviamente, non devono essere noiose ma attraenti e audaci, con musica altrettanto interessante, per una forma di 'concorrenza' ai rave party che, fra l'altro, si svolgono anche in condizioni igieniche spesso molto precarie, talora quasi discariche - osserva Morgan - E poi, la musica va proposta con livelli tecnici di qualità, con i giusti decibel e le giuste armoniche e non con ascolti di suoni rimbombanti che rintronano il cervello e danneggiano l'organismo. Se si diffonde il suono a livello adeguato, la musica è un piacere; se si lascia al caso e si sparano a mille le amplificazioni non è più una bella esperienza".
Ma, sottolinea Morgan, "prima di vietare i rave party, occorre conoscerli, vanno studiati bene i modi e i luoghi in cui si organizzano, cosa propongono, il livello della musica ascoltata; e offrire alternative migliori. Ad esempio, bisogna anche rendere più viva la nostra realtà quotidiana, che non si riduce soltanto al giorno ma comprende anche la notte, che non va spenta ma tenuta accesa. Smettiamola con gli orari imposti, perché la notte fa parte della vita e la musica, come il pane, si fa proprio di notte...", conclude Morgan.
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