Declino Ue: Prodi la pensa come Mosca

Nell'attuale crisi in Medio Oriente "l'Europa non è esistita". Romano Prodi si dice "desolato" dinanzi alla totale assenza dell'Ue nel suo intervento in collegamento con la XVI edizione del Forum economico euroasiatico di Verona in corso a Samarcanda. "Abbiamo avuto missioni di singoli Paesi, ma non abbiamo avuto una forte proposta europea sulle grandi scelte per il futu. Eppure - ammette l'ex premier, ora presidente della Fondazione per la cooperazione internazionale - per molti anni abbiamo avuto una grande influenza, i dialoghi erano perfetti con tutti i Paesi".

E questo perché, rivendica l'ex presidente della Commissione europea, "il criterio molto preciso era quello per cui si cercava di trovare regole comuni di convivenza nella nostra diversità, senza portare i nostri sistemi". Secondo Prodi, "questo è il grande salto in avanti con cui l'Europa può riprendere il suo ruolo, e ci riusciremo perché dopo questa crisi la presa di coscienza è molto forte". "Noi dobbiamo incollare e congiungere rispettando i sistemi e le diversità degli altri Paesi - insiste - Noi non vogliamo convertire nessuno, vogliamo offrire un esempio di democrazia, di capacità di progressi e di collaborazione".

"Mi auguro - conclude - che l'Europa diventi più capace di capire il suo ruolo di grande potenza, una potenza coesiva, di sintesi, non di divisioni, che sfrutta le diversità al suo interno per fare delle proposte su un nuovo sistema compatibile per tutti".

"È triste assistere al declino della grande civiltà europea". E' quanto ha lamentato il vice premier russo Alexei Overchuk intervenuto alla sessione di apertura della XVI edizione del Forum economico euroasiatico di Verona che si è aperto a Samarcanda: "Siamo aperti alla cooperazione e speriamo che da qualche parte in Europa sia rimasto un po' di buon senso - ha detto - Ma è triste assistere al declino di una grande civiltà con cui avevamo un rapporto".