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Le navi russe solcano il mar Baltico

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L'intervento dei generali Capitini e Battisti sulla provocazione di Putin e sulla reale volontà di schermaglie russe

"Una notizia che andrebbe approfondita, studiata, perché non è affatto chiaro di quale flotta stiamo parlando in movimento nel Baltico". Lo ha detto il generale Paolo Capitini, docente di Storia militare alla Scuola Sottufficiali dell'Esercito di Viterbo, in merito al rapporto dell'intelligence norvegese sulla presenza di navi russe nel Mar Baltico.

"L'intelligence norvegese parlerebbe di navi russe della Flotta del Nord in movimento nel Baltico con armi nucleari a bordo. - ha aggiunto Capitini - Al di là del fatto che quale flotta non ha armi nucleari a bordo attualmente, c'è da capire di quale flotta si tratta. Esiste infatti una flotta del Mar Baltico che normalmente opera in quelle acque e una Flotta del Nord che si trova nella penisola di Kola, a nord della Finlandia: a quale delle due flotte si riferisce il rapporto dell'intelligence norvegese. Sono necessari degli approfondimenti per poter comprendere fino in fondo cosa sta accadendo".

"C'è da evidenziare un aspetto: se fossero navi della flotta del Nord, una delle più grosse della Federazione Russa ma che si trova in un porto a nord della Finlandia Mar Glaciale Artico, per arrivare sul Baltico avrebbe dovuto fare il giro dalla Norvegia, passare dalla Danimarca, insomma un giro piuttosto lungo. Se invece fosse la flotta del Baltico, esce dal porto di Kaliningrad, sul mar Baltico appunto. - ha continuato Capitini - il fatto che abbiano le armi nucleari a bordo non è proprio una novità, anche considerando lo stato attuale delle cose. Erano 30 anni che non si vedevano, ma è anche vero che fino ad ora non c'era una guerra in corso e quindi non ve ne era ragione. E poi perché se ne ha notizia solo dai servizi norvegesi e non da altri paesi che si affacciano sul Baltico?".

"Le recenti notizie di navi russe sul mar Baltico passate dall'intelligence norvegese, con a bordo vettori nucleari e aerei da combattimento russi ai confini dell'Ucraina, ritengo che rientrino nelle schermaglie che il Cremlino sta effettuando per tenere sempre alta l'attenzione e la tensione in ambito internazionale". Lo ha detto il generale Giorgio Battisti, primo comandante del contingente italiano della missione Isaf in Afghanistan e membro del Comitato Atlantico.

"Questo dimostra anche una visione di Mosca che è molto più ampia di quella che noi possiamo immaginare e che sia focalizzata solo sul fronte ucraino. Ricordiamoci che fino a qualche settimana fa l'attenzione occidentale era attirata e preoccupata dalla presenza di navi da guerra russe nel mar Mediterraneo. - ha proseguito Battisti - Quindi rientra in questo 'gioco' che il presidente Putin sta conducendo per dimostrare la propria attività nei confronti dell'occidente, per dimostrare comunque che è sempre lui a tenere le redini di questo confronto a livello internazionale che lui ritiene che sia contro tutto l'occidente e in particolar modo contro l'Allenza Atlantica e gli Stati Uniti".

Secondo Battisti "lo schieramento di questi aerei al confine dell'Ucraina possono far parte di quella temuta offensiva che molti analisti dichiarano che dovrebbe avvenire a breve, sicuramente se Putin pensa di lanciare questa offensiva facendosi forte dei nuovi equipaggiamenti e delle nuove forze che ha reclutato in questi mesi, dovrà avvenire prima del disgelo, entro il mese di febbraio - ha spiegato Battisti - perché poi il disgelo rende il terreno fuori strada impraticabile per un mese. Oltretutto, a mio avviso, se Putin intende lanciare questa offensiva lo deve fare prima che i nuovi mezzi che sono stati promessi e che stanno affluendo sul fronte ucraino arrivino e siano pronti per il combattimento. Parlo dei carri armati Leopard e di altri mezzi di artiglieri e di lancia missili".

 

 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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