La Costituzione consente l'obbligo del vaccino
Lo afferma il costituzionalista della Sapienza Massimo Luciani: "Con una legge lo Stato può imporlo"
"Il vaccino già oggi è obbligatorio per fare molte cose. Si tratterebbe solo di andare al di là di quanto già si è fatto". Così il costituzionalista della Sapienza Massimo Luciani in un'intervista a Repubblica. Al di là quanto? "Fin dove lo consente la Costituzione, che permette i trattamenti sanitari obbligatori solo se sono necessari in base a dati scientifici chiari, se sono proporzionati, e se servono alla salute collettiva e individuale", spiega.
Ma col Covid tutte queste condizioni già ci sono. "Sembra proprio di sì", evidenzia. Allora bastano la Carta e i dati sul Covid, o serve un’altra legge? "Serve senza alcun dubbio, perché la Costituzione esige che i trattamenti sanitari obbligatori siano previsti proprio da una legge", chiarisce Luciani. E questa legge dovrebbe comprendere tutta la popolazione o distinguere per fasce di età? "È un problema tecnico-scientifico. Se le esigenze di immunizzazione richiedessero una vaccinazione generalizzata la limitazione per fasce di età - dice - sarebbe irragionevole".
Ma se qualcuno viene danneggiato dal vaccino oppure muore lo Stato deve pagare? "Non avrei dubbi: la Consulta ha già chiarito che in questi casi la società si deve far carico del problema", aggiunge. Perché di fronte alle evidenze scientifiche la politica esita? "Perché si tratta di una sua responsabilità leggere i dati e prendere le decisioni. Alla politica la scienza non ordina, ma suggerisce". Quale paura la frena? "Perché lo chiede a me? Io - risponde Luciani - le ho detto quello che la Costituzione consente di fare. Ma farlo spetta alla politica, se è in grado di trovare il necessario consenso".
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