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Quintuplicati i costi per produrre olio extravergine

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La denuncia e l'allarma lanciato dalla Coldiretti della Puglia

Sono quintuplicati i costi per produrre l’olio extravergine in Puglia a causa dell’esplosione delle bollette e dei rincari di materie prime, etichette e vetro che mettono in ginocchio le aziende olivicole e i frantoi. E’ quanto evidenzia Coldiretti Puglia, in un anno profondamente segnato dai cambiamenti climatici che hanno inciso sulla produzione olivicola dimezzandola e dai rincari di energia e materie prime che pesano su imprese e famiglie.

Coldiretti ricorda come l’ulivo in Puglia sia presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine Dop e 1 Igp Olio di Puglia, "con l’olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di Produzione Lorda Vendibile di olio extravergine di oliva"."Non è più rinviabile - afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - un piano strategico nazionale dell’olivicoltura che metta al centro le aziende che sono sul mercato, producono reddito e occupazione, oltre al recupero dei tanti uliveti abbandonati che devono essere rinnovati per ridare ossigeno e speranze ai territori, proseguendo a livello internazionale la battaglia per tutelare la qualità del nostro olio extravergine d’oliva, cercando di cambiare anche alcuni parametri che penalizzano i nostri agricoltori già vessati dal cambiamento climatico e dall’aumento sconsiderato dei costi energetici. Il futuro dell’olio italiano passa da questi interventi fondamentali per tutelare un prodotto simbolo del Made in Italy".

A pesare sulla produzione regionale è stata "una siccità devastante aggiunge Pietro Piccioni, direttore regionale dell’organizzazione - mai vista negli ultimi 70 anni che ha messo in stress idrico gli uliveti danneggiando prima la fioritura e poi le gemme, soprattutto in quelle zone dove non si è potuto intervenire con le irrigazioni di soccorso per dissetare e rinfrescare le piante. Ma diverse aziende hanno deciso di non intervenire per gli elevati costi di carburante, elettricità, service e prodotti di supporto alla nutrizione dei terreni. Salva la qualità, con l’Italia che può vantare il più ricco patrimonio di varietà di olii a livello mondiale”.

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Giada Giacomelli

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