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Israele prega per gli ostaggi ma resta la minaccia terroristica

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Mentre sono febbrili le trattative per la liberazione l'Onu richiama l'attenzione per la situazione di pericolo in Europa

Dopo il quarto scambio fra ostaggi di Hamas e detenuti palestinesi, rimangono prigionieri a Gaza ancora nove minorenni israeliani. Lo sottolinea Times of Israel, elencando i loro nomi: Kfir Bibas (10 mesi), Ariel Bibas (4 anni), Gali Tarshansky (13), Amit Shani (16), Ofir Engel (17), Maya Leimberg (17), Aisha Zaidna (17), Liam Or (18) e Itay Regev (18).

In Medio Oriente "ora è importante prevenire l'escalation, perché il conflitto non si estenda alla regione. Il nostro messaggio all'Iran è quello di tenere a freno Hamas ed Hezbollah. E questo vale anche per la Russia che è presente nella regione". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, intervistato dal Tg2 diretto da Antonio Preziosi.

"Ho chiesto un prolungamento della pausa a Gaza in modo che gli abitanti ricevano più aiuti e per favorire il rilascio di più ostaggi. Certo non è una soluzione a lungo termine. Dopo l'attacco brutale del 7 ottobre, la Nato supporta ogni sforzo per trovare una soluzione politica", ha detto ancora Stoltenberg.

"Non vediamo una minaccia imminente di un attacco militare contro paesi della Nato. Ma c'è un pericolo costante, la minaccia di attacchi terroristici. In Europa la minaccia del terrorismo è reale. Lavoriamo con i nostri partner in Medio Oriente e Nordafrica, Giordania, Tunisia, per aiutarli a controllare meglio le frontiere e condividiamo le informazioni". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg,

 

28 Novembre
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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