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Prove tecniche di pace tra Italia e Russia

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Si muove il premier Draghi con la telefonata a Putin, ma anche le associazioni e gemellate

Prove tecniche di pace tra Italia e Russia. "La telefonata di Draghi a Putin per arrivare ad una soluzione condivisa sulla crisi alimentare è il percorso giusto da intraprendere. Siamo contenti che il Presidente del Consiglio segua la via del dialogo e della diplomazia in questo difficile momento storico esattamente come auspicato da Matteo Salvini". Così i capigruppo di Camera e Senato della Lega Riccardo Molinari e Massimiliano Romeo. Ma non c'è solo iltentativo di Draghi per arrivare a stipulare la pace: c'è anche la risposta russa alla proposta di un'associazione abruzzese, 'incrollabili legami amicizia fra i nostri popoli'
"Le siamo grati per la Sua proposta. Verra? valutata attentamente. Siamo fiduciosi del fatto che i periodi di crisi vanno e vengono mentre i legami di amicizia secolare fra i nostri popoli restano incrollabili e porteranno ancora dei nuovi bellissimi frutti". Questa la risposta, in cirillico, con tanto di timbro dell'Ufficio di Presidenza, giunta dal Cremlino, e fatta recapitare tramite l’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, all'Associazione Italiana Amici della Russia, il cui presidente, Lorenzo Valloreja, è di Pescara. Nonostante la guerra contro l'Ucraina, da Mosca, hanno trovato il tempo di rispondere alla proposta,  inviata a Putin il 15 aprile scorso dall'Associazione, di tenere una conferenza di pace nella città di Ortona (Ch).

Dopo una serie di considerazioni in cui l'Associazione ribadisce che l’Italia deve "iniziare a smarcarsi dall'ingombrante influenza americana, avendo contribuito oltremodo alla causa ucraina e quindi essendosi dimostrata non equidistante dalle parti", si afferma che lo può fare "rimettendo in gioco la diplomazia vaticana ed offrire il territorio italiano per un eventuale luogo dove tenere una futura conferenza di pace". "Cio? - afferma Valloreja - noi l’abbiamo sostenuto fin dal primo giorno di questo conflitto e in tutto questo tempo, come associazione, nel nostro piccolo, non abbiamo mai smesso di lavorarci sopra". Quindi l'idea di scegliere, per la conferenza di pace, "la cittadina abruzzese di Ortona" che "ha una valenza altamente simbolica, e nella politica russa il tema storico/simbolico ha un elevato appeal". 

Nello specifico Ortona e? considerata, dagli storici contemporanei, la "piccola Stalingrado d’Italia" a causa di una delle più terribili battaglie combattute dai tedeschi e dagli alleati nella Seconda Guerra mondiale. Inoltre, nella cattedrale della bella citta? rivierasca, sono conservate, dal 1258,  le sacre ossa di San Tommaso, uno dei Dodici Apostoli di Gesu?. Discepolo, quest’ultimo, molto caro ed onorato non solo dai cattolici, ma anche dagli ortodossi, siano essi ucraini cosi? come russi. Un luogo quindi non divisivo, e che potrebbe riportare alle piu? miti intenzioni tutti i protagonisti" diretti e indiretti del conflitto in atto. 

2 anni fa
Autore
Claudio Mascagni

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