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Vaccino over50 compromesso politico non su dati epidemiologici

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la polemica di Guido Rasi, consulente del Commissario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo. Intanto in Germania si decide sull'obbligatorietà

Continua a far discutere l'obbligo vaccinale per gli over50, le sanzioni a chi trasgredisce, la Dad per le scuole e la continua campagna di sensibilizzazione. Ma qualche domanda anche all'interno del gruppo degli esperti del Governo viene posta. L'obbligo di vaccinazione anti Covid per gli over 50 è più basato "su un compromesso politico che sui numeri epidemiologici. L'obbligo a questo punto o si fa o non si fa. Non capisco come il virus discrimini tra uno che ha 49 anni e mezzo e uno che ne ha 50" dice Guido Rasi, consulente del Commissario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, ospite di 'Agorà' su Raitre.

Intanto mentre in Italia infuriano le polemiche su un obbligo vaccinale che a questo punto pare l'unica strada per uscire dalla morsa della variante Omicron stante il numero impressionante di contagiati (219mila, più 198 morti), ecco che in Germania il cancelliere Olaf Scholz e i premier dei 16 lander tedeschi si riuniscono oggi per discutere nuove misure di contenimento contro il dilagare della variante Omicron. Alla vigilia della videoconferenza, che inizierà poco dopo mezzogiorno, il ministro della Salute ha proposto nuove restrizioni per ridurre i contatti tra le persone. L'idea non ha trovato d'accordo il premier bavarese Markus Söder, per il quale la situazione attuale non giustifica ulteriori restrizioni. Tra le misure che verranno valutate oggi c'è anche l'obbligo vaccinale.

2 anni fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

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