Vaccinatevi. Parola di Papa Francesco
Papa Bergoglio nel tradizionale discorso di inizio anno: "Il coronavirus continua a creare isolamento sociale e a mietere vittime. Vaccinatevi"
Ogni sforzo per immunizzare la popolazione contro il Covid. Lo ammonisce il Papa ricevendo in udienza il Corpo diplomatico in occasione dei tradizionali auguri a inizio anno. Uno dei passaggi più importanti del lungo e denso discorso è dedicato alla pandemia. "In questi giorni - dice Papa Bergoglio- vediamo come la lotta alla pandemia richieda ancora un notevole sforzo da parte di tutti e come anche il nuovo anno si prospetti impegnativo. Il coronavirus continua a creare isolamento sociale e a mietere vittime e, tra quanti hanno perso la vita, vorrei qui ricordare il compianto Mons. Aldo Giordano, Nunzio Apostolico ben conosciuto e stimato in seno alla comunità diplomatica".
"Allo stesso tempo, - dice il Pontefice- abbiamo potuto constatare che laddove si è svolta un’efficace campagna vaccinale il rischio di un decorso grave della malattia è diminuito. E dunque importante che possa proseguire lo sforzo per immunizzare quanto più possibile la popolazione. Ciò richiede un molteplice impegno a livello personale, politico e dell’intera comunità internazionale. Anzitutto a livello personale. Tutti abbiamo la responsabilità di aver cura di noi stessi e della nostra salute, il che si traduce anche nel rispetto per la salute di chi ci è vicino. La cura della salute rappresenta un obbligo morale".
Il Papa deve purtroppo constatare come "sempre più viviamo in un mondo dai forti contrasti ideologici. Tante volte ci si lascia determinare dall’ideologia del momento, spesso costruita su notizie infondate o fatti scarsamente documentati. Ogni affermazione ideologica recide i legami della ragione umana con la realtà oggettiva delle cose. Proprio la pandemia ci impone, invece, una sorta di "cura di realtà", che richiede di guardare in faccia al problema e di adottare i rimedi adatti per risolverlo. I vaccini non sono strumenti magici di guarigione, ma rappresentano certamente, in aggiunta alle cure che vanno sviluppate, la soluzione più ragionevole per la prevenzione della malattia".
Bergoglio si rivolge alle istituzioni: "Vi deve essere poi l’impegno della politica a perseguire il bene della popolazione attraverso decisioni di prevenzione e immunizzazione, che chiamino in causa anche i cittadini affinché possano sentirsi partecipi e responsabili, attraverso una comunicazione trasparente delle problematiche e delle misure idonee ad affrontarle. La carenza di fermezza decisionale e di chiarezza comunicativa genera confusione, crea sfiducia e mina la coesione sociale, alimentando nuove tensioni. Si instaura un "relativismo sociale" che ferisce l’armonia e l’unità".
Bergoglio rilancia il monito per garantire che l'accesso al vaccino sia globale: "Occorre un impegno complessivo della comunità internazionale, affinché tutta la popolazione mondiale possa accedere in egual misura alle cure mediche essenziali e ai vaccini. Purtroppo occorre constatare con dolore che per vaste aree del mondo l’accesso universale all’assistenza sanitaria rimane ancora un miraggio. In un momento così grave per tutta l’umanità, ribadisco il mio appello affinché i Governi e gli enti privati interessati mostrino senso di responsabilità, elaborando una risposta coordinata a tutti i livelli (locale, nazionale, regionale, globale), mediante nuovi modelli di solidarietà e strumenti atti a rafforzare le capacità dei Paesi più bisognosi. In particolare, esorto gli Stati, che si stanno impegnando per stabilire uno strumento internazionale sulla preparazione e la risposta alle pandemie sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ad adottare una politica di condivisione disinteressata, quale principio-chiave per garantire a tutti l’accesso a strumenti diagnostici, vaccini e farmaci".
Il Papa auspica poi che istituzioni come l’Organizzazione mondiale del Commercio e della Proprietà Intellettuale "adeguino i propri strumenti giuridici, affinché le regole monopolistiche non costituiscano ulteriori ostacoli alla produzione e a un accesso organizzato e coerente alle cure a livello mondiale".
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