Tasse tagliate? Il bonus è un decreto fake
Il Pd si scaglia contro il governo. Boccia e Schlein attaccano il governo Meloni e si schierano con il sindacato della Cgil
Boccia, 'bugie inaccettabili, bonus che vale meno di quelli di Draghi - Jobs Act? Schlein era contro 'Nessun taglio 'epocale' delle tasse sul lavoro. E aumento della precarietà. Sia con la possibilità di estendere i contratti a termini che nell'utilizzo dei voucher. Il Pd risponde con una 'operazione verità' al video di Giorgia Meloni girato nelle stanze di palazzo Chigi. Nessuna conferenza stampa per spiegare il decreto Lavoro. La mossa mediatica della premier fa discutere. "Neanche Silvio Berlusconi si era spinto a tanto", attacca Sandro Ruotolo della segreteria di Elly Schlein. La segretaria domani sarà a Firenze per partecipare al convegno Filmcams Cigl con Maurizio Landini. Il sindacato apprezza.
"La partecipazione della segretaria Pd a un consesso dedicato all'analisi di temi e criticità di comparti professionali particolarmente colpiti dalla precarietà e dalla irregolarità del lavoro come Turismo, Commercio e Servizi, segna l'attenzione per le condizioni in cui operano milioni di lavoratrici e lavoratori impiegati in settori fondanti del mondo del lavoro italiano", si legge nel sito dell'iniziativa Cgil. Sarà solo un primo appuntamento. Il Pd intende mobilitarsi al fianco dei sindacati. A partire da sabato prossimo a Bologna dove ci sarà la prima mobilitazione del sindacato contro le misure del governo sul lavoro.
Un percorso che incrocia quello di Giuseppe Conte e i 5 Stelle in prima linea contro il decreto che abolisce il Reddito di cittadinanza. "Decreto precarietà", è lo slogan coniato dal leader M5S. Sul Rdc, però, il governo incontra la non contrarietà di un pezzo dell'opposizione, ovvero il Terzo Polo. Ma Matteo Renzi è durissimo nello 'smontare' la premier Meloni sul taglio del cuneo. "Ieri c'era questo video pazzesco da palazzo Chigi in cui Giorgia Meloni con fare solenne annuncia: 'Abbiamo tagliato 4 miliardi', sono 3 ma cambia poco, 'e questo è il più importante taglio di tasse sul lavoro degli ultimi decenni'. Giorgia ma che stai a dì?", incalza Renzi ricordando l'investimento di 10 miliardi sulla misura degli 80 euro.
"Quello che trovo inaccettabile è la menzogna, si mente sapendo di mentire. Non è un taglio del cuneo, è un bonus per 6 mesi. Un bonus che vale meno di quelli del governo Draghi. Sono 50 euro al mese da luglio a novembre", incalza il capogruppo Pd al Senato, Francesco Boccia, in tv. Boccia parla di "uno schiaffo alla povertà, un insulto al futuro dei giovani". Non nega che "c'è una quota che non si ritroverà in tasca dei soldi in più: quelli che perdono il Reddito di cittadinanza, quelli che hanno i voucher, quelli che vedono il contratto a termine prolungarsi visto che è consentito" dal decreto. E a chi gli fa notare che il Pd ha approvato il Jobs Act, replica: "Se dobbiamo fare autocritica , facciamola. Alcuni di noi hanno sostenuto provvedimenti non di sinistra. Schlein era con la Cgil e con i sindacati a manifestare contro il Jobs Act".
Ad analizzare nel merito quello che finora si sa del decreto - non essendoci stata conferenza stampa, ci si basa sulle anticipazioni giornalistiche - è il responsabile Economia Pd, Antonio Misiani. "Il taglio del cuneo va nella direzione giusta, in tempi di inflazione altissima, ma purtroppo il governo Meloni non ha stanziato nemmeno un euro per prorogarlo nei prossimi anni. Si tratta di un intervento temporaneo, che durerà pochi mesi e si esaurirà a fine 2023. Tutto questo non può bastare per fronteggiare il crollo del potere d'acquisto dei redditi".
"Quanto alla norma che liberalizza i contratti a termine è un danno per i lavoratori. Meloni invece con il decreto approvato ieri allarga il ricorso ai contratti a termine e estende, in diversi settori, il limite dei voucher da diecimila a quindicimila euro, precarizzando ulteriormente il mercato del lavoro". Quanto al Rdc viene sostituito con "due misure che possono contare su risorse nettamente inferiori, fino al 30 per cento in meno" ma "la povertà però non è affatto diminuita, anzi la spinta inflazionistica ha prodotto un allargamento delle disuguaglianze sociali cui non il governo Meloni non risponde in alcun modo".
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