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In Europa è sempre più profonda la crisi energetica

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L'analisi del ministro dell'ambiente Pichetto: 'azioni di razionamento della domanda dovrebbero essere scongiurate per l’anno in corso'

“Stiamo vivendo un momento di profonda crisi del complesso del sistema energetico nazionale ed europeo che a partire dalla seconda metà del 2021, a causa delle tensioni sui mercati internazionali, dovuti anche alla presenza di una guerra a due passi da noi, ha portato i prezzi del gas naturale e dell'energia elettrica a livelli impensabili fino a poco tempo fa e di difficile sostenibilità per il nostro sistema produttivo e le famiglie". Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto nel suo intervento al convegno organizzato da Confindustria 'Proposta di riforma del mercato elettrico italiano’.

"Sperando - aggiunge - di non dover ricorrere ad azioni di razionamento della domanda, cosa che dovrebbe essere scongiurata per l’anno in corso ma se dovessimo arrivare a superare un giorno i 400 milioni di metri cubi di consumo probabilmente potrebbe esserci qualche problema".

"E’ necessario agire sulla parte di semplificazione delle procedure, non possiamo avere meccanismi e tempi come quelli che abbiamo al fine di rilasciare autorizzazioni. Non possiamo trascinare per anni discussioni e valutazioni. Non voglio devastare il paesaggio da nessuna parte, è interesse di tutti mantenere e conservare la biodiversità e farne un elemento di sviluppo". Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica. 

"Da qui una serie valutazioni da fare anche con le Regioni. A breve affronteremo la questione delle aree idonee e ci sarà un appello al sistema regionale per avere la disponibilità a trovare percorsi", dice.

 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Pasquale Lattarulo

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