Cookie Consent by FreePrivacyPolicy.com
Loader

Resta l'incertezza sulla crescita delle imprese

mercato andamentoi.jpg

Le associazioni di categoria intervengono sui dati Istat diffusi: crescita del Pil difficoltosa nel 2023

"I dati diffusi oggi dall’Istat evidenziano come il rialzo delle stime di crescita per il 2023, apportate dalle organizzazioni internazionali nei mesi passati, siano state troppo frettoloso. Al momento, infatti, il Cer conferma quanto indicato nel suo ultimo Rapporto: nel 2023 si prevede una crescita nell'anno pari allo 0,8%. Per il terzo e quarto trimestre 2023 il Cer valuta in media una crescita nulla": E' quanto si legge in un aggiornamento effettuato dal Cer alla luce degli ultimi dati Istat sul Pil. "La domanda aumenta grazie al buon andamento del turismo e dei servizi ma l’inflazione gonfia il costo del carrello della spesa incidendo sui volumi. A ciò si aggiunge l’inflazione climatica che causa danni ingenti all’agricoltura e alla logistica. Le ondate di calore diventeranno sempre più frequenti in futuro e dunque ritengo necessario che i governi debbano supportare progetti per sostenere l’attività economica danneggiata dalle crisi ambientali". Così Mario Resca, presidente Confimprese, commenta i dati sul Pil e inflazione presentati oggi dall'Istat.

"Un plauso al Governo italiano che sta operando con intelligenza e al ministro Urso, che ha convocato un tavolo con la Gdo e con l’industria alimentare per calmierare i beni di prima necessità. Dovrebbe diventare un confronto permanente, soprattutto in autunno quando, esaurita la bolla del turismo estivo, saremo maggiormente a rischio stagnazione", conclude.

''Il dato del secondo trimestre sull’andamento del prodotto interno lordo conferma che in Italia si è esaurito l’effetto rimbalzo post Covid. Il rallentamento registrato tra aprile e giugno riduce di un decimo anche la crescita acquisita da +0,9 a +0,8%. Le ragioni vanno ricercate nella debolezza della domanda interna, fiaccata dall’aumento dei prezzi e dei tassi d’interesse, che non ha trovato adeguata compensazione nella dinamica delle esportazioni'' Lo sottolinea la Cna in una nota.

“Non si può trovare motivo di soddisfazione in una crescita che torna nell’ordine dei decimali. La constatazione di questo andamento deve rappresentare un forte stimolo ad accelerare gli investimenti pubblici previsti dal Pnrr e a studiare rapidamente le misure che devono essere inserite nella prossima Legge di Bilancio per sostenere gli investimenti privati e la crescita della produttività”, conclude la Cna.

"Era previsto il forte rallentamento, ma non la caduta del Pil di tre decimi di punto. Letta assieme alla forte crescita del primo trimestre, l’indicazione preliminare per questo secondo trimestre dell’anno non deve, tuttavia, suscitare eccessive preoccupazioni. Era nei dati il rallentamento dell’industria e si intuiva un minore dinamismo dei servizi di mercato. I problemi riguardano il secondo semestre dell’anno che non può decidersi tutto sulle sorti del turismo. La stagione è partita in condizioni meteorologiche non brillanti e qualche ritardo su flussi e prenotazioni è da mettere in conto". Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati su Pil e inflazione diffusi oggi dall’Istat

"Considerato il livello elevato, sebbene necessario, dei tassi d’interesse di riferimento, si ripresenta il rischio di dover rivedere, questa volta al ribasso, il preconsuntivo 2023, con un PIL che può ancora superare l’1%, un risultato che però non si può dare per acquisito né per scontato. Migliori le notizie sul versante dell’inflazione, con una variazione congiunturale (+0,1) marginalmente superiore alle nostre previsioni (0,0). Il tasso di variazione dei prezzi è in riduzione per tutte le metriche e gli aggregati considerati. Permangono moderati impulsi sugli alimentari non lavorati, fenomeno transitorio parzialmente dipendente dagli eventi alluvionali di qualche mese fa. Il rientro dell’inflazione appare ordinato e generalizzato, con prospettive di riportarsi in prossimità dei target della politica monetaria nel giro dei prossimi tre mesi", conclude.

 

1 anno fa
Foto: pixabay
Autore
Claudio Mascagni

Commenti