A Pordenone vive un Parco energetico
Il Comune di Pordenone si è mosso per primo con l'obiettivo di restituire alla città un'area che era inaccessibile per i cittadini
"Il parco energetico urbano di Pordenone, tra i cinque previsti in Friuli Venezia Giulia, è quello che presenta la fase progettuale più avanzata. Il Comune di Pordenone si è mosso per primo con l'obiettivo di restituire alla città un'area che era inaccessibile per i cittadini. Verrà recuperata e riconsegnata alla città attraverso il ripristino di un'antica villa e dell'intera area verde circostante. Le funzioni del parco tematico che nascerà riguarderanno la possibilità di ospitare i cicloturisti in un apposito ostello. Una parte della struttura sarà poi dedicata alla formazione e all'educazione ambientale. L'edificio sarà completamente autosufficiente dal punto di vista energetico attraverso lo studio e l'applicazione delle forme rinnovabili di energia".
Lo ha affermato l'assessore regionale alla Difesa dell'ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro partecipando questa mattina in Comune a Pordenone alla presentazione del progetto di realizzazione del parco energetico urbano nell'area dell'ex pastificio Tomadini, tra il duomo con cattedrale di San Marco e la Rivierasca a ridosso del fiume Noncello.
L'intervento sarà realizzato nell'area di espansione golenale adiacente al duomo di San Marco. Nella zona è presente una villa storica attualmente in totale stato di abbandono. Il progetto propone una riconnessione di quest'area centralissima tramite percorsi ciclopedonali, offrendo un'area verde nel cuore di Pordenone a completa disposizione dei cittadini. L'immobile esistente sarà ristrutturato e ampliato.
Il piano terra sarà lasciato completamente vuoto come previsto dalle normative in quanto l'area è esondabile. Le funzioni insediate nel piano superiore riguardano un ostello per i cicloturisti (una quarantina i posti letto previsti) con annesso un servizio di manutenzione biciclette. Nell'edificio sarà realizzata anche una sala polifunzionale per conferenze da oltre cento posti con uffici: uno spazio utilizzabile per la formazione e l'educazione ambientale destinato ad associazioni e scolaresche.
"Un bellissimo progetto - ha sostenuto l'assessore - che coniuga le energie rinnovabili, l'ambiente e il turismo lento e sostenibile. Senza contare che l'intervento nel suo complesso punta a un'operazione di rigenerazione urbana che consentirà di fare rivivere e di restituire un'area, oggi di fatto abbandonata, alla fruizione dei cittadini nel cuore del centro storico. Anche attraverso un collegamento con la rete ciclopedonale a ridosso del fiume".
L'esponente della Giunta regionale ha voluto poi sottolineare l'importanza del progetto dal punto di vista energetico e della diffusione delle buone pratiche. "L'intera struttura - ha spiegato Scoccimarro - sarà completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Attraverso un innovativo intervento nell'ambito delle tecnologie geotermiche sarà utilizzata l'acqua presente nel sottosuolo dell'area per l'alimentazione energetica e il riscaldamento dell'edificio. Un esempio eccellente - ha evidenziato l'assessore - di buone pratiche nella diffusione e divulgazione di impresa verde, innovativa e sostenibile e nella sensibilizzazione sulle attuali problematiche del risparmio energetico".
"Grazie a un finanziamento della Regione - ha ricordato il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani - l'area sulla quale nascerà il parco energetico è stata acquisita dal Comune. Avere ora l'Amministrazione regionale accanto anche nella fase progettuale agevolerà il Comune nel piano di gestione in partenariato pubblico-privato. Con questo progetto si recupera un'area storico-industriale e ambientale rendendola fruibile attraverso servizi innovativi e trasformandola in un nuovo polmone verde per la città".Gli altri parchi energetici previsti in Friuli Venezia Giulia sono quelli di Trieste, Sutrio, Ravascletto e Reana del Rojale.
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