Propaganda nazifascista e antisemita: 4 indagati
I quattro del Torinese avrebbero pubblicato su chat e social immagini e frasi dal contenuto nazista, razzista e antisemita
La Digos di Torino e la Polizia Postale Piemonte ha indagato quattro uomini per istigazione a delinquere e propaganda antisemita e nazifascista sui Social Network. Gli uomini indagati hanno un’età compresa tra i 37 e i 62 anni, tra loro un addetto alla vigilanza privata e due impiegati di un’azienda di lavorazioni meccaniche.
Secondo AdnKronos, le forze dell’ordine hanno eseguito numerose perquisizioni, che hanno dato alla luce “indumenti, fibbie, elmetti, berretti, foulard, bandiere, medaglie, crest, timbri, distintivi, adesivi, fotografie manifesti e quadri con simbologie nazi-fasciste”, oltre a un’arma ad aria compressa e un machete detenuti illegalmente. Agli uomini sono stati sequestrati anche diversi oggetti elettronici, tra i quali un computer con materiale pedopornografico.
Il secondo capitolo
L’operazione segue quella avviata dalla Digos nel 2020, che ha visto indagati altri due uomini per aver pubblicato messaggi nazisti, razzisti e antisemiti, oltre che per aver inneggiato agli atti violenti compiuti contro stranieri, come la sparatoria eseguita da Luca Traini a Macerata nel 2018.
Carlo Ambra, dirigente della Digos torinese, ha confermato che il gruppo di indagati inneggiava alle azioni violente ma senza aver mai compiuto atti concreti.
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