Crosetto e le difficoltà di credere a Putin
"Oggi Putin ha detto chiaramente che lui la pace non la vuole, non vuole smettere di bombardare in Ucraina": così il ministro della Difesa
"Oggi Putin ha detto chiaramente che lui la pace non la vuole, non vuole smettere di bombardare in Ucraina. Così almeno anche a livello italiano quelli che pensano sia facile dialogare con Putin si renderanno conto che non è facile". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine di un convegno organizzato dalla fondazione Med-Or al Centro alti studi per la Difesa.
"Le provocazioni di Putin - ha aggiunto Crosetto- sono all'ordine del giorno. Finché spedisce le truppe ai confini (con la Finlandia, ndr) per l'esercitazione va bene, ma il problema è quando glieli fa scavalcare a carri armati come in Ucraina".
“L'Ucraina ha bisogno di munizioni e carri armati, non di coalizioni burocratiche. Stiamo dando risposte antiche a sfide completamente diverse, la capacità di adeguamento delle democrazie è inadeguata", ha aggiunto Crosetto.
"L'Ucraina - ha proseguito - si aspettava dall'Occidente non parole ma mezzi che le servissero a difendersi. La macchina di produzione occidentale e quella finanziaria in qualche modo ha rallentato, le parole non servono a difendersi. Quando cadono le bombe addosso o le fermo oppure mi cadono addosso, per cui io ritengo che l'Occidente abbia in qualche modo sottovalutato la difficoltà di approvvigionamento, di produzione, mentre invece i Paesi che hanno trasformato la loro economia in economia di guerra come la Russia continuano a produrre molto più di quanto producevano prima e molto più dell'Occidente".
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