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Erdogan e Putin discutono il nuovo accordo sul grano

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Intanto sale l'allerta russa sulle intenzioni ucraine di compiere incursioni in Crimea

I presidenti di Russia e Turchia Vladimir Putin e Recep Tayyip Erdogan potrebbero discutere una nuova formula per un "accordo sul grano" nei colloqui a Sochi. Lo scrive il quotidiano turco Hürriyet.

La settimana scorsa, il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan ha visitato Kiev e ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo il primo ministro ucraino Denys Shmyhal uno dei temi dei colloqui erano i rischi sul "corridoio del grano". Ora è in via di preparazione la visita di Fidan a Mosca, che precederà i colloqui tra Putin ed Erdogan.

Secondo Hürriyet, Fidan ascolterà l'opinione delle autorità russe sull'"accordo sul grano" e poi intavolerà i colloqui con l'Onu. Si presume che la nuova formula che la Turchia elaborerà dopo i contatti potrà essere discussa in un incontro tra Erdogan e Putin a Sochi.

L'ex presidente russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dimitri Medvedev ha avvertito che la probabile autorizzazione occidentale all'Ucraina di attaccare obiettivi nella penisola di Crimea "avvicina l'apocalisse" e ha sottolineato che offre alla Russia "un'opportunità" di "agire contro tutti" nella Nato.

"I criminali ucraini hanno dichiarato di essere d'accordo nel compiere attentati in tutta la Russia, per esempio in Crimea", ha scritto Medvedev su Telegram. "Non c'è motivo di dubitare" che questo gesto estremo sua vero. "Ciò rappresenta una prova significativa, diretta e giuridica, della complicità dell'Occidente nella guerra contro la Russia a fianco dello Stato di Stepan Bandera", ha aggiunto l'ex presidente russo, sottolineando che si tratta di "un raffinato 'casus belli'".

1 anno fa
Autore
Claudio Mascagni

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